Chi vincerà il Mondiale femminile 2023? Favorite e possibili outsider del torneo che andrà in scena in Australia e Nuova Zelanda

A quattro giorni dall’inizio del Mondiale femminile di Australia e Nuova Zelanda è bene farsi un’idea, per quanto vaga, di quella che sarà la griglia di partenza del torneo. Gli addetti ali lavori e i bookies indicano gli USA come assoluta favorita per la vittoria finale. La Nazionale a stelle e strisce punta alla vittoria del quinto trionfo in nove edizioni: esperienza ed effervescenza sono gli estremi su cui il ct Andonovski può puntare sfruttando giocatrici diventate iconiche come Megan Rapinoe o Alex Morgan e giovani in rampa di lancio della NWSL come Sophia Smith o Alyssa Thompson. Dietro gli States fa capolino l’Inghilterra, orfana della sua giocatrice migliore (Beth Mead), ma probabilmente la selezione dall’organico più completo. Alessia Russo, nome chiacchieratissimo in estate dopo il suo trasferimento record dal Manchester United all’Arsenal, è la punta di diamante di una squadra che presenta pochi punti deboli.

Un gradino sotto le campionesse d’Europa in carica c’è il terzetto composto da Francia, Spagna e Germania. Le transalpine, allenate da Hervè Renard dopo la frattura con Diacre, devono fare i conti con alcune assenze pesanti (Cascarino ed Henry) ma proveranno a consolarsi col rientro di Le Sommer che agirà in attacco insieme a Diani. La Spagna si affida al blocco combinato Barcellona-Real Madrid: molto dell’avventura delle Furie Rosse nel Mondiale potrebbe dipendere dalle condizioni di Alexia Putellas, il Pallone d’Oro uscente appena rientrata dalla rottura del crociato; l’altra stella è la playmaker Aitana Bonmatí, sua compagna in blaugrana. Chiude il trio la Germania della Voss-Tecklenburg, falcidiata dagli infortuni, ma sempre alla seconda posizione del ranking FIFA. Alexandra Popp del Wolfsburg è la fuoriclasse e l’anima di una Nazionale che proverà ad arrivare fino in fondo. Più staccate nei pronostici, ma da tenere in considerazioni come possibili outsider  le padrone di casa dell’Australia, la Svezia, l’Olanda, il Brasile e il Canada. Difficile invece immaginare un trionfo finale dell’Italia femminile di Milena Bertolini, vincolata a un ipotetico ottavo proibitivo contro una tra USA e Olanda.