2014
Favini: «Balotelli predestinato, ma non da Atalanta»
Lo storico dirigente nerazzurri: «Crisi di giovani? Mancano gli educatori»
ATALANTA FAVINI SERIE A – La storia del calcio a livello giovanile. E che storia… Mino Favini, responsabile del settore giovanile dell’Atalanta, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport, dove ha parlato della querelle legata al provino di Mario Balotelli: «Avendo giocato sette anni del Brescia – spiega Favini – conoscevo a grandi linee la famiglia del ragazzo. Un predestinato, un calciatore forte già a tredici anni. Abbiamo provato a cercare di portarlo a Bergamo, ma eravamo ben consapevoli delle difficoltà dell’operazione. È sempre stato un giocatore da grandi club, per il seguito che aveva già allora».
PREPARAZIONE – Favini, che nella sua carriera ha lanciato una quantità infinità di talenti, commenta la crisi del calcio italiano: «Tanto dipende dalla scelta delle persone giuste per l’educazione e la crescita dei calciatori. Noi per la nostra scuola calcio abbiamo dei giovani ragazzi, che hanno una cultura, una educazione e una preparazione che possano essere da esempio ai giocatori, non solo sotto l’aspetto calcistico, ma, soprattutto, quello umano».
SERENITÀ – Infine, una battuta su Marco Sportiello, che di domenica in domenica continua a stupire con la maglia della Dea: «Ne parlavo proprio l’altro giorno con Gritti, il suo preparatore storico. È un ragazzo che, sin da quando era piccolo, ha sempre affiancato alle qualità da calciatore una grandissima serenità. E non a caso ha lasciato Zingonia in età giovanissima, per andare in prestito altrove. Si è fatto le ossa per tre anni e adesso è tornato, meritandosi una chance da titolare».