2017

Milan, Fassone cambia il business plan: ora basta l’Europa League

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Milan, cambia il business plan alla luce degli ultimi risultati: Fassone pone la qualificazione in Europa League come obiettivo minimo. Senza Champions però in ogni caso si arriverà al sacrificio di un big

Del doman non v’è certezza e dei piani futuri del Milan s’è parlato tanto. Forse anche troppo. Di certo nel futuro rossonero non c’è nulla, ma per come quest’anno di stanno mettendo le cose, si può tranquillamente escludere la qualificazione alla prossima Champions League tra gli obiettivi probabili. Il problema nella sostanza è proprio questo: nel business plan del nuovo Milan cinese gli introiti derivanti dalla qualificazione alla prossima Champions sarebbero stati in teoria vitali per rifinanziare il debito contratto dalla proprietà con il fondo Elliot, che di fatto ha coperto l’intero mercato estivo della società. Nella pratica però qualcosa sarebbe già cambiato negli ultimi mesi, come rivela stamane Il Corriere della Sera. Pare infatti che l’amministratore delegato milanista Marco Fassone sia di fatto già intervenuto per mutare i piani finanziari del club alla luce proprio degli ultimi deludenti risultati.

Cosa avrebbe fatto il buon Fassone per mettere in caldo il futuro del Milan? Si sarebbe semplicemente limitato a cambiare il business plan rossonero di questa stagione da presentare agli istituti di credito inserendo quale obiettivo minimo non più la qualificazione alla prossima Champions League, bensì alla prossima Europa League. Un netto ridimensionamento che in verità però potrebbe davvero salvare il Milan: gli istituti di credito con i quali i rossoneri si sono esposti potrebbero dare ulteriore tempo alla società anche qualora non dovesse arrivare tra le prime quattro in campionato. Basterebbe la qualificazione all’Europa League, ora come ora, per dare respiro ai cinesi almeno per un’altra stagione ottenendo qualche proroga vitale. Chiaro che, spiega sempre il Corriere, un mancato accesso in Champions porterebbe comunque al sacrificio di almeno un giocatore (un big in grado di ripagare il Milan della mancata qualificazione). A meno che non funzioni il piano di riserva: vincere in Europa subito (leggi anche: Milan, ecco il piano: l’Europa League per arrivare in Champions).

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