2016
Fanta-consigli: Derby della Lanterna rovente, le sentenze della lotta salvezza, Roma e Napoli in lotta per il secondo posto
Fanta-consigli, chi schierare e chi evitare: Derby della Lanterna, giornata di sentenze per la retrocessione, lotta Roma e Napoli per il secondo posto
Amici miei, a due giornate dalla fine penso che il dado sia tratto, ma se c’è ancora qualcuno di voi che si gioca lo scudetto e il bottino in queste due gare, ve lo dico, non vi invidio proprio. I finali di campionato sono, per definizione, delle mine vaganti. Prendiamo la Serie A di oggi: botte da orbi per capire chi retrocederà in Serie B, tabelle incrociate per vedere chi ha il calendario migliore. La lotta scudetto già risolta ma secondo e terzo posto che ballano più di Raffaella Carrà ai tempi d’oro. E sotto? Milan, Fiorentina, Sassuolo, Inter tutte a caccia degli ultimi sei punti che, nel loro caso, potrebbero fare veramente la differenza. Personalmente, tifando Sampdoria, ho due preoccupazioni: il Derby della Lanterna e una lotta retrocessione ancora poco chiara (visto che nelle combinazioni possibili c’è pure quella in cui i blucerchiati vanno giù a dispetto di tutte le altre. Chi ha i gioielli di famiglia se li sistemi un minuto, io intanto tocco ferro).
DERBY DELLA LANTERNA CON UN OCCHIO ALLA ZONA RETROCESSIONE
Patti chiari e amicizia lunga: questa giornata sarà emotivamente difficile per i tifosi blucerchiati. Per questo motivo diamo spazio a loro e alle squadre che si giocano la Serie A a due giornate dalla fine. I calcoli retrocessione sono complessi e, a livello del fantacalcio, non ci interessano: però sappiate che c’è un remoto caso che la Sampdoria rischi di retrocedere con quaranta punti. In quel determinato caso probabilmente la rubrica del fantacalcio potrebbe subire un arresto a seguito del fatto che vado a farmi ricoverare. Ma andiamo a vedere quello che più ci interessa: chi schierare del derby di Genova? NESSUNO. Ma non sto scherzando. Dei protagonisti del Derby della Lanterna non va schierato nessuno, ci sono più rischi che possibilità di uscirne fuori vincenti. La stracittadina di Genova è una partita fisica, dove per fisica leggete violenta, senza bel gioco, ricca di interruzioni, mani in faccia, campanelli intorno al direttore di gara, maleducazione e ignoranza. Pertanto deponete in panchina i vostri rossoblucerchiati che non è cosa. L’unica giustificazione che avete per schierarli è quella che diversamente non ne mettete undici in campo (e non escludo che comunque non rimangano in undici per il corso dei novanta minuti di gioco). Manco a dirlo: Pavoletti, Quagliarella, Cassano (perché non mettere Cassano in un derby è follia), Soriano e Suso magari potrebbero pure segnare. Ma è una di quelle partite che se va bene finisce con la vittoria di misura dopo novanta minuti di 0-0, se va male finisce in goleada da una parte.
Passiamo al Frosinone che si gioca la sua permanenza in Serie A contro il Sassuolo: il problema per i frusinate è che i ragazzi in neroverde si giocano qualcosa pure loro e venderanno cara la pelle, anche se in trasferta. Solito discorso di ogni giornata: il tridente da portare è quello del Sassuolo. Berardi, Sansone, Defrel e chiaramente Falcinelli secondo rigorista dopo Berardi per chi come me lo ha immotivatamente comprato al fantacalcio. Il Carpi di Castori, che veste il giaccone anche a maggio, giocherà anche lui le sue carte in casa contro la Lazio. Simone Inzaghi si gioca il rinnovo per la prossima stagione, mentre il Carpi dopo la sconfitta contro la Juventus ha un solo risultato per poter continuare a sperare: la vittoria. Anche qui può succedere tutto e il contrario di tutto, ma come si fa a lasciare a casa uno come nonno Klose che segna in scioltezza all’Inter? Per il Carpi, segno della croce e via, ma da schierare io non vi consiglio nessuno, manco il caro e buon Lasagna.
Veniamo al Palermo di Ballardini che va in trasferta al Franchi contro la squadra di Sousa. Signori miei, se la Fiorentina non vince rischia di perdere posizioni in classifica. Certo è che se la squadra viola gioca come sta facendo ultimamente altro che vittoria facile e scontata. In ogni caso: dentro Ilicic, Kalinic che mi sembra un attimo più presente a se stesso, dentro Borja Valero. Dei rosanero manco a dirlo, vuoi che Gilardino non metta a segno il gol dell’ex? Anche Vazquez è da portare. Ballottaggio solito tra Quaison e Trajkovski, ma già lo sapete.
Chiude questo gruppetto di squadre l’Udinese, che sente caldo come il tacchino che rischia di finire nel forno. Non c’è mica da scherzare, una sconfitta contro gli orobici li proietterebbe direttamente all’ultimo scontro per la sopravvivenza in Serie A. L’Atalanta però gioca in casa la sua ultima partita e vorrà fare bella figura davanti ai suoi tifosi: Borriello sta vivendo una seconda giovinezza, magari due gol li fa. Dall’altro lato mai rinunciare a Thereau (mio feticcio) e a Zapata anche perché o segnano loro o non segna nessuno.
NAPOLI, ROMA E LA CLASSIFICA CHE VALE UN PRELIMINARE DI CL DA POTER EVITARE
In questo weekend di maggio dovrebbero andarsi ancor più a delineare le questioni relative alla lotta per il secondo e terzo posto: il Napoli deve difendere l’esiguo vantaggio di due punti, la Roma insegue. La posta in palio un preliminare di Champions League da poter evitare. La squadra di Sarri, a cui vanno comunque i miei complimenti per il campionato disputato, ripropone il tridente Higuain, Callejon e Insigne. Come dargli torto, se ti va male è colpa di Higuain se ti va bene è merito di Higuain, però giocarsi di ignoranza la carta Gabbiadini avrebbe dato alla sfida tutto un altro gusto. L’avversario sarà il Torino, che quest’anno ha come mattatore indiscusso Belotti. Il Gallo da nazionale va portato e schierato, la timbra sempre, sempre, sempre. Ovvio si gioca contro il Napoli, quindi magari il coefficiente di difficoltà aumenta ma nulla è impossibile per lui.
La Roma di Spalletti, che tra tutti i suoi problemi ha pure nonno Totti con il vizio di risolvere le partite e smentire ogni voce che lo dà come un giocatore che non ha più niente da dare, troverà in casa il Chievo di Maran. Quella squadretta che tutti sottovalutano e che poi tira fuori il campionato della vita. Per i giallorossi imprescindibile El Shaarawy, Perotti e Nainggolan, con l’egiziano Salah. Gli avversari invece propongono nonno Pellissier, con il tatuato Floro Flores, Inglese in panchina pronto a subentrare e l’imprescindibile Birsa da portare anche in guerra.
INTER, JUVE E MILAN: LE STRISCIATE A CACCIA DI PUNTI E DI RECORD (NON NECESSARIAMENTE POSITIVI)
Passiamo alle ultime tre squadre: i rossoneri di Brocchi sono chiamati a dare una prestazione dignitosa visto le ultime uscite in campionato. Se Carpi e Frosinone hanno ancora qualcosa da sperare lo devono proprio ai rossoneri incapaci di portare via i tre punti. Per l’attacco solito duo Bacca – Balotelli, a centrocampo Montolivo con Kucka e Honda. Di questi la mia stima va solo al giapponese, ma se non segnano gli attaccanti con quello che vengono pagati, Berlusconi li manda sulla Luna. L’avversario non è irresistibile, più che altro perché non si gioca nulla: il Bologna di Donadoni ha solo una dato positivo, gioca in casa con i suoi tifosi. Nei suoi undici ci sono tanti candidati alla scapocciata da vena chiusa, sappiatelo.
L’Inter apre la giornata, giocando di sabato alle 18:00 contro l’Empoli in casa. Dopo la sconfitta contro la Lazio, Mancini è chiamato a battere almeno l’Empoli: probabilmente il caro e vecchio Mancio ricorrerà alla banda del rame al gran completo: Jovetic, Perisic, Brozovic tutti dentro. Personalmente io ad Icardi non rinuncio mai. Squalificato Murillo, ma forse è un bene visto le ultime prestazioni. In mediana torna Kondogbia assieme a Medel. Se questa partita non finisce 3-0 peri nerazzurri l’anno prossimo non punto più sull’Inter (non capisco nemmeno per quale motivo io ci abbia puntato quest’anno). L’Empoli propone in avanti i soliti ignoti: Maccarone, Pucciarelli e Saponara con Zielinskj in mezzo al campo a dettare legge, anche Croce è un bel ronzino che sulla fascia trotta che è un piacere. I nomi sono questi, sta a voi metterli in campo con saggezza.
Passiamo e chiudiamo con la Juventus in trasferta a Verona contro l’Hellas già retrocessa. Apro una parentesi: forza Butei, un anno e tornate in Serie A, vi aspetto. Spazio alle seconde linee per la Juve, non per il turnover imposto da Allegri, ma perché hanno deciso di farsi ammonire tutti i diffidati a disposizione: Hernanes, Pogba, Lichsteiner e Mandzukic sconteranno la squalifica. Il fatto di non poterci deliziare con le delinquentate di Marione è un grande dispiacere, ma poi guardando alla formazione probabile spicca il nome di Zaza ed è subito Natale. Dentro lui con Dybala. A proposito di assassini: in campo torna probabilmente pure Asamoah, uno che se c’è da randellare non chiede permesso a nessuno. Centrocampo “inedito” con il ritorno rampante anche di Sturaro dal primo minuto di gioco. I butei invece non si giocano nulla, se non di chiudere questa annata storta in maniera più decorosa possibile. Pazzini out, Toni che ha dato l’addio al calcio dentro assieme a Gomez. Insomma sapete già da che parte penderà l’ago della bilancia, senza che sia io a dovervelo dire.