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Falcone: «Sin dall’inizio ho sentito l’amore dei tifosi del Lecce»
Wladimiro Falcone, portiere del Lecce, si racconta in un’intervista al Corriere dello Sport: ecco le sue dichiarazioni
Il Lecce sta facendo un grande campionato, tanto da avere raccolto 7 punti nelle prime 3 giornate. Uno dei suoi punti di forza è Wladimiro Falcone. Il portiere si è raccontato al Corriere dello Sport.
LA PARATA SU IMMOBILE – «É stata una parata importante, stavamo perdendo 1-0. Quel gol avrebbe ammazzato la partita e per noi sarebbe stata difficile riprenderla».
PARATA E VITTORIA COME A MONZA L’ANNO SCORSO – «Non lo so, non parlerei di analogie. Anche perché in quel caso era un rigore, si trattava della partita della salvezza: è stato fantastico. La gara contro la Lazio, invece, era la prima di campionato: bello lo stesso, però il penalty parato a Monza rimane il mio apice con il Lecce».
LEGAME COL TIFO – «Sin dall’inizio dello scorso anno ho percepito la passione dei tifosi, anche nei miei confronti. E devo dire che sono stato bravo durante l’anno a rassicurarli a suon di prestazioni, ma è sempre stato un crescendo. Poi a Monza ci siamo definitivamente innamorati a vicenda. Quest’estate mi hanno sempre scritto sui social, anche quando ero a Genova: sono contento di essere tornato anche per loro».
L’ESTATE CON LA SAMPDORIA – «All’inizio, devo essere sincero, non pensavo proprio di tornare dopo il controriscatto della Sampdoria. Con Trinchera ci siamo sentiti più volte, mi aveva detto che c’era la possibilità di un ritorno e io sono sempre stato entusiasta di questo, ero contento di poter tornare. La speranza non l’ho mai persa, ma c’erano giorni in cui era più alta e giorni più bassa. Alla fine… il lieto fine».
DIFFERENZA TRA LECCE DI D’AVERSA E DI BARONI – «Di sicuro qualche compagno, anche se il gruppo è rimasto in gran parte lo stesso. Il mister lo conosco dai tempi della Sampdoria, è stato bravo a continuare l’ottimo lavoro fatto da Baroni. Non ha stravolto le cose, ha dato giusto due-tre input: uno di questi è giocare maggiormente il pallone dietro. E devo dire che ci piace molto».