Coppe Europee
Falcao: «Manchester? Decisiva la partita d’andata, punto molto su Dzeko»
Paulo Roberto Falcao ha parlato sulle pagine della Gazzetta dello Sport della sfida di stasera tra Manchester United e Roma
Paulo Roberto Falcao ha parlato sulle pagine della Gazzetta dello Sport della sfida di stasera tra Manchester United e Roma. Le sue parole.
FINALE – «Contro l’Ajax ha corso dei rischi, ma si è qualificata con merito per ciò che ha fatto nelle due partite contro gli olandesi. Il Manchester United è una squadra di peso internazionale. C’è Pogba, un centrocampista fantastico, che arriva facilmente in attacco. E anche Fred, che conosco bene. L’avevo portato io ad allenarsi in prima squadra quando ero il tecnico dell’Internacional di Porto Alegre: aveva soli 15 anni. È ambidestro: non sai mai pertanto se tira col piede destro o col sinistro. Chiude bene gli spazi, sa impostare il gioco ed è veloce. Un giocatore eccellente».
INSIDIE MAGGIORI – «Rispetto all’Ajax, il Manchester United è una squadra sicuramente più dura da affrontare. Ma anche per gli inglesi non sarà facile contro la Roma, che ha saputo arrivare alle semifinali. Ora non ci sono tifosi allo sta- dio, ma vedo piccoli vantaggi nel poter giocare in casa: ad esempio, il tuo spogliatoio, il tuo ritiro. Tuttavia non conta molto dove si gioca l’andata: è fondamentale invece fare una buona prima partita. Senza dimenticare però che in Champions non molto tempo fa la Roma perse per 4-1 a Barcellona e poi in casa ribaltò tutto con un bel 3-0 ».
ROMA – «Oggi c’è più turnover. Prima sapevi a memoria le formazioni. Come dicevo, Ibanez è bravo. Mi piace molto pure Dzeko. È ottimo nel gioco aereo e ha grandi qualità tecniche. È tanto importante avere un giocatore come lui. Non è infatti quel centravantone che gioca solo in area: Dzeko esce, scambia il palloni, fa passaggi e partecipa al gioco».
SUPERLEGA – «Uno scenario assurdo, che non farebbe crescere le altre squadre. Bisogna guardare alla competitività, non si può en- trare in una competizione già da qualificati».
INTER SCUDETTO – «Conte ha saputo organizzare bene i nerazzurri in difesa senza essere catenacciaro. Ha riattivato il 3-5-2 fatto alla Juven-tus. Il suo schema difensivo è il 5-3-2, ma quando ha possesso palla gioca con tre difensori e crescono gli elementi a centro- campo. Non è mica facile, in Italia, vincere nove scudetti di fila come ha fatto la Juventus. Pirlo è al via della carriera di allenatore, avrebbe bisogno di esser sostenuto. Sacchi all’inizio perse qualche partita al Milan, ma Berlusconi gli diede fiducia e gli permise di creare una squadra meravigliosa».