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Fabregas: «Como progetto a lungo termine. Buffon? Già due gol»

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Le parole di Cesc Fabregas alla presentazione con il Como: «Ho fatto un investimento nella società con il supporto della mia famiglia»

Nella giornata di ieri Cesc Fabregas è diventato ufficialmente un calciatore del Como. Di seguito alcune sue dichiarazioni.

PROGETTO – «Ho deciso di sposare questo progetto per tanti motivi, ho avuto la possibilità di parlare con Dennis Wise, una bandiera del Chelsea, e ho aperto la porta al Como. Per la prima volta in carriera mi sono trovato in scadenza di contratto, ho ricevuto un sacco di chiamate anche da gente che non era dentro al calcio ma voleva solo guadagnare, e questa cosa mi ha fatto tristezza, a me interessava solo trovare un progetto che mi entusiasmasse, dei soldi non mi importa, e ho deciso di relazionarmi solo con gente che sa ed è di calcio: qui ho visto un progetto a lungo termine, stavo cercando proprio questo tipo di avventura. E per di più in Europa, perché qui volevo rimanere, progetti in America non mi attiravano».

CONDIZIONE – «Quando mi impegno a fare una cosa, la faccio con serietà, passione e dedizione, alle volte sono molto testardo e prendo le cose troppo sul serio, ma sono passionale. E da questa nuova sfida credo di poter imparare molto, mi dedicherò alla società sia dentro che fuori dal campo, mi interessa solo la crescita del Como in questo periodo. Come sto a livello fisico? Da due mesi mi sto allenando da solo, non con un gruppo, ma fisicamente sto bene, e se sarò pronto per la gara di Coppa Italia ben venga, altrimenti sarà per la successiva: devo comunque ancora conoscere il mister e i miei compagni, quindi è presto per dire questo».

MILAN – «Nel 2016 ebbi contatti con la squadra rossonera, è vero. Avevo 29 anni, ero ancora nel pieno delle mie forze e avevo ancora tre anni di contratto al Chelsea: non ero il tipo di calciatore che Conte cercava, ma sapevo che avrei potuto fargli cambiare idea. Non dico nel dettaglio cosa ho detto, passerei da arrogante, ma ho lavorato tanto e poi la mia opportunità è arrivata, da quel momento sono stato un punto fermo del club. Avevo un limite, Conte mi ha spinto ad andare oltre».

SERIE B – «A Buffon ho già segnato due gol in carriera, perché non fargli anche il terzo? (ride, ndr) Il campionato so che sarà di livello, le promosse dalla C sono interessanti, le retrocesse dalla A sono molto forti. Io comunque sono carico, spero di fare un po’ di magia a Como, perché qui vedo proprio ambizione, la società è competitiva: e tutti vogliamo fare bene, sono rimasto davvero molto colpito da come il club vuole crescere. E credo che lo farà sempre di più. Io ho fatto un investimento nella società (il giocatore è diventato un socio, ndr), e su questo ho avuto il supporto della mia famiglia, ma per ora voglio giocare, solo in futuro vorrei allenare, è un desiderio che sento».

SERIE A – «É  un campionato molto interessante, ma con il Mondiale in mezzo sarà una stagione particolare. In B fortunatamente non avremmo intoppi in tal senso, ma la A qualcosa di diverso offrirà. A ogni modo le favorite alla vittoria finale, per me, sono sempre le stesse: Juventus, Inter e Milan».

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