Serie A
Fabio Caressa: «Si deve introdurre il tempo effettivo, non è vero che le tv non lo vogliano. Troppa differenza tra una gara e l’altra. I giovani non guardano più il calcio? Non è vero!»
Il noto telecronista Sky è intervenuto per quanto riguarda uno dei temi più chiacchierati in questo periodo
Fabio Caressa, telecronista Sky, interviene sul dibattito legato al tempo effettivo che accompagna dati sconfortanti della nostra Serie A. Da noi si gioca poco, meno di due terzi di gara. Come intervenire? Ecco il suo parere in un’intervista sul Corriere dello Sport.
IL TEMPO EFFETTIVO – «In Verona-Venezia ci sono stati 47 minuti e 20 di gioco reale su oltre 95 minuti di partita, oltre 100 volte la palla è andata fuori, 14 minuti si sono persi per la ripresa da fallo laterale e altri 11 e mezzo per i calci d’angolo. Non si può non introdurre il tempo effettivo».
LE PERDITE DI TEMPO – «Poi per recuperare bisogna dare 5 minuti di recupero nel primo tempo e 8-9 nella ripresa, e spesso neanche è sufficiente. Alcuni dicono che il tempo effettivo rende indefinibile la durata di una partita e che per le tv può diventare un problema, ma così non è peggio? Chi può dire oggi, con esattezza, quanto dura un match? C’è inoltre un tema di equità: tra una partita e l’altra dello stesso campionato o addirittura della stessa giornata possono esserci anche 10 minuti di differenza di gioco effettivo. Sono tantissimi se pensiamo che nello sport tutti dovrebbero giocare con le stesse regole».
I TIFOSI – «I giovani chiedono cambiamenti. Quelli dell’età di mio figlio non è vero che non guardano più il pallone: guardano le partite belle e considerano inaccettabile un tempo di gioco così dilatato».