Europei 1972: 5 motivi per ricordare l'edizione vinta dalla GERMANIA OVEST
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Europei 1972: 5 motivi per ricordare l’edizione vinta dalla GERMANIA OVEST

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Gerd Muller

Il ricordo dell’edizione del 1972 degli Europei, vinta dalla Germania Ovest nella finale contro l’Unione Sovietica

La quarta edizione del campionato europeo viene vinta dalla Germania Ovest che batte in finale l’Unione Sovietica. Ecco 5 motivi per ricordare cos’è successo.

1) L’Italia e l’ostacolo belga. Il calcio sta cambiando, l’Ajax sconfigge l’Inter in finale di Coppa dei Campioni in quell’anno, si è già dentro la rivoluzione del calcio totale e per la bollinatura definitiva si dovrà aspettare solo il Mondiale successivo, quando l’Olanda stupirà tutti con le sue idee innovative. Il Belgio non è esattamente la stessa cosa, ma incontrarlo in quegli anni non è propriamente la cosa migliore che possa succedere. Ne sa qualcosa l’Italia che si ferma nei turni preliminari dell’Europeo proprio contro i Diavoli Rossi. 0-0 a San Siro, quando Valcareggi prova anche a spostare Anastasi sulla fascia alla fine del primo tempo per superare lo sbarramento difensivo, senza che riesca a bucare la retroguardia avversaria. Al ritorno, a Bruxelles, al Parc Astrid, hanno la meglio i padroni di casa: gol di Van Moer a metà primo tempo, raddoppio di Van Himst nella ripresa e rigore di consolazione trasformato da Riva nelle ultime battute di gara.
2) Le interpretazioni. La sconfitta azzurra viene inquadrata dal Ct e dalle autorità calcistiche del periodo con due chiavi di lettura. La prima è che ormai – si dice – il calcio europei ha un livellamento di valori. Basta perciò con quelle gerarchie di una volta, che sanno di stantio: si può tranquillamente perdere con chiunque. La seconda è che la gratitudine nei confronti del gruppo storico azzurro, i cosiddetti “messicani”, deve necessariamente finire. In realtà, con Valcareggi non andrà proprio così e anche due anni dopo, al Mondiale tedesco, il rinnovamento sarà parziale e l’Italia farà un tratto di strada alquanto corto.
3) Il blocco Inter. Ben 5 su 11 giocatori schierati nella gara decisiva rispondono al blocco Inter: Burgnich, Facchetti, Bertini e Mazzola. Eppure, in quel 1972, a vincere lo scudetto è la Juve, con l’antagonismo di Milan e Torino. A parte Spinosi e Benetti, chi fa bene in campionato non trova cittadinanza in azzurro.
4) Dominio tedesco. A trionfare nella finale in Belgio, nello stadio Heysel che non ha ancora la tragica fama acquisita nel decennio successivo con Juventus-Liverpool, è la Germania Ovest: 3-0 sull’Urss, doppietta dell’implacabile Gerd Muller – capocannoniere del torneo – e in mezzo gol di Wimmer, pratica risolta in poco meno di un ora. Quanti sono i tedeschi in campo che c’erano anche due anni prima nel famoso Italia-Germania 4-3? Maier, Beckenbauer, Muller e basta. Ecco come si fa un rinnovamento…
5) Il podio del Pallone d’Oro. Franz Beckenbauer, Gerd Muller, Gunter Netzer. Sono i 3 giocatori che dominano la classifica del Pallone d’Oro. Non era mai successo prima, dall’istituzione del premio nel 1956, che ci fossero tre componenti della stessa nazionale eletti come i migliori rappresentanti del calcio europeo, con il Kaiser – ovviamente – a impugnare anche questo trofeo dopo quello del campionato Europeo.