2020

Europei 2021: novità e attese per la stagione azzurra

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Gli Europei di calcio 2021 hanno contribuito a creare tra gli appassionati grande fibrillazione e attesa.

La sconfitta subita alle qualificazioni dei mondiali in Russia del 2018 sembra ormai un vecchio fantasma, completamente soppiantato dal grande lavoro tecnico attuato dal Commissario Tecnico Roberto Mancini, che ha lavorato sodo per creare una grande sinergia tra i vari membri della squadra.

Dall’attacco al centrocampo fino alla difesa: un mix di tecnica, schemi consolidati e tanta voglia di rifarsi, stanno caratterizzando il cammino degli azzurri verso gli Europei, con l’auspicio di grandi risultati che, almeno su carta, non dovrebbero tardare ad arrivare.

A parlare sono anche i numeri oltre che i fatti: le quote delle scommesse calcio, infatti, vedono l’Italia tra le prime sette favorite, statistiche decisamente incoraggianti che aumentano la suggestione e la possibilità di poter vedere gli azzurri nella tanto ambita finale. Attualmente, il campione in carica è il Portogallo guidato da Ronaldo.

Non solo tecnica: come sono cambiate le cose con Mancini

Affermare che Mancini abbia solo instillato una nuova tecnica tra le file degli azzurri potrebbe essere semplicistico: in realtà, il CT della Nazionale ha creato un nuovo modo di giocare, valorizzando innanzitutto i tanti talenti inespressi che militano nel campionato italiano.

Un segnale forte e decisivo fu dato da Mancini quando decise di convocare Zaniolo, che mai aveva giocato in Serie A con la Roma: una scelta forte e rischiosa che si rivelò vincente a suo tempo, segno del fatto che spesso il calcio italiano fa affidamento alle vecchie guardie delle proprie file senza più investire sui talenti. Spesso, però, sbagliando.

Un connubio di fattori scoppiettante, quindi, un amalgama di tecnica e sinergia che preludono a un cammino degli azzurri agli Europei sicuramente interessante e non così scontato, che potrebbe anche riservare delle sorprese finali. Il campo, poi, sancirà la verità finale.

Quali saranno le avversarie degli azzurri

Il cammino degli Europei è stato purtroppo frenato dalla pandemia da COVID-19, che ha comportato una serie di cambiamenti radicali in molteplici ambiti.
Non solo economia, sanità e vita quotidiana: anche lo sport più in generale – e il calcio nello specifico – sono stati profondamente scossi dal virus, che ha fatto sì che molte procedure sportive rallentassero.

Tuttavia, contrariamente a quanto si possa pensare, i danni sono stati fortemente limitati dal fatto che i gironi erano già stati composti, non comportando grosse modifiche al calendario.
L’urna di Bucarest che ha sancito le squadre che si sarebbero affrontate ha portato una serie di fattori positivi agli azzurri, i quali hanno evitato di dover affrontare la Francia e il Portogallo.

La squadra di Mancini si troverà a combattere contro la Turchia, il Galles e la Svizzera, tre squadre che sono decisamente all’altezza della formazione della Nazionale, con la possibilità concreta di guadagnare esperienza e punti preziosi in attesa dei big match.

Uno sguardo agli altri gironi

Prima di esultare e di fantasticare sui risultati degli azzurri, può essere utile dare uno sguardo anche agli altri gironi, così da poter prevedere ogni circostanza del caso.
Tra i vari interessanti, vi è soprattutto il girone F, costituito da una serie di squadre con un assetto tecnico-tattico in grado di fare faville sul campo di gioco.

Le nazionali coinvolte sono la Francia, il Portogallo – che è detentore del titolo – e la Germania, guidata dal Tecnico Low; l’Ungheria, guidata dal CT italiano Marco Rossi, ha sorpreso tutti quando si è guadagnata la qualificazione eliminando l’Islanda.

Nel girone E, invece, si posiziona la Spagna, guidata da Luis Enrique, che potrà tirare un sospiro di sollievo contro la Polonia, la Svezia e la Slovacchia.
L’Olanda si troverà ad affrontare l’Ucraina, l’Austria e la Macedonia del Nord, per poi completare con il Belgio che affronterà la Russia, la Finlandia e la Danimarca, mentre l’Inghilterra verrà messa alla prova da Croazia, Repubblica Ceca e Scozia.

Quali sono le favorite dei sei gruppi

Una volta delineato il quadro generale degli altri gruppi, è utile cercare di comprendere quali potrebbero essere i vincitori dei rispettivi gironi.
Nel gruppo A gli azzurri risultano essere i favoriti, dando così molte speranze ai tifosi.
Per quanto riguarda le altre nazionali, invece, in ordine di girone si trova il Belgio, l’Olanda, l’Inghilterra, la Spagna e la Francia.

Da un punto di vista generale, dunque, si prospetta una competizione ricca di tecnica e di scintille, in grado di garantire divertimento e intrattenimento allo stato puro.
Per coloro i quali siano interessati, i nuovi siti scommesse 2021 hanno già dato il via alle quote, che risultano essere già attive sui rispettivi indirizzi web.

A questo punto, non resta che attendere e monitorare l’andamento delle quote, regolandosi di conseguenza a seconda del caso.

Come dovrebbero cambiare le cose in vista degli Europei

È una verità innegabile quella secondo cui una manifestazione sportiva come quella degli Europei comporti un afflusso di denaro non indifferente, che potrebbe essere immesso nuovamente nel mercato per gli usi più disparati.

Tuttavia, contro questa prospettiva decisamente allettante, vi sono una serie di ostacoli legati alle infrastrutture e agli impianti sportivi italiani, spesso fatiscenti e non in linea con gli altri standard europei.

Il campionato italiano ha già implementato una serie di tecnologie interessanti, ognuna delle quali in grado di stabilire con assoluta trasparenza come comportarsi in caso di interventi ambigui, fuorigioco e falli di vario genere.

Questo, però, non basta: dietro un’immagine pulita e limpida, ci sono troppi impianti non ristrutturati e in condizioni poco piacevoli.
Un vero peccato, soprattutto se si pensa che con i giusti investimenti si restituirebbe alla Nazionale un’immagine molto più bella.

I cambiamenti apportati da Mancini: novità in arrivo?

Sicuramente il Commissario Tecnico Roberto Mancini ha portato con sé una serie di novità non indifferenti, che comprendono sia il lato tecnico che quello pratico.
Se, da un lato, il CT ha deciso di investire sulle nuove leve del calcio italiano – facendo sì che queste potessero anche interfacciarsi con un gioco più dinamico e meno circoscritto al solo campionato italiano – dall’altro lato il Tecnico marchigiano ha introdotto una serie di innovazioni decisamente interessanti, che potrebbero portare risultati importanti.

Le decisioni di Mancini, aiutate anche da una Federazione che sta adottando una linea di ammodernamento generale, possono essere lo spunto necessario per dare nuova linfa al calcio, spesso maltrattato da magagne burocratiche e procedimenti pachidermici.

Attraverso valori etici come l’esperienza, competenze consolidate e tanta voglia di fare, non è da escludere che il calcio italiano possa subire una serie di cambiamenti sostanziali, in grado di conferire alla Nazionale l’appeal che decisamente merita.

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