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EURO 2016: con Odino (e Sigurdsson) dalla propria parte, l’Islanda entra nella Storia

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Clamoroso a Nizza: gli inglesi incappano nella seconda Brexit ed escono meritatamente dall’Europeo. Decide un maestoso gol di Sightorsson

EURO 2016: sintesi, pagelle e tabellino di Inghilterra vs. Islanda, partita andata in scena allo Stade De Nice di Nizza e valida per l’ultimo ottavo di finale dell’Euro più pazzo di sempre. Da questa sfida è uscita la prossima avversaria della Francia e vi diciamo subito – con un pizzico d’emozione – che quest’onore toccherà alla piccola (piccola?) Islanda attesa ora il prossimo 3 luglio a Saint-Denis contro gli stessi padroni di casa transalpini. Il risultato finale, infatti, è stato di 2-1 per il team allenato magistralmente dalla coppia formata da Lagerback & Hallgrimsson. La partita, bellissima ed avvincente, inizia letteralmente coi botti grazie al rigore trasformato da Rooney al quarto minuto (concesso da Skomina per un netto fallo di Halldorsson in uscita sul grande atteso Sterling), ma l’Islanda pareggia appena centoventi secondi dopo in seguito ad un perfetto inserimento di Sigurdsson dopo una magia area di Arnason che lascia come imbambolata la difesa di Sua Maestà. Odino agita la freccia, innalza lo scudo al cielo, sprona il cocchio e difende i suoi ragazzi. E così, dopo un gran tiro dalla distanza di Alli, è tripudio islandese col secondo gol siglato da Sightorsson al 18′. L’attaccante islandese che gioca con la maglia del Nantes e che in Francia è un habitue dialoga benissimo con il suo compagno Bodvarsson (che acchiappa un pallone aereo saltando da decatleta su Rooney) e poi fredda Hart nell’angolino con la non poca complicità del portierone del Manchester City. Lo stadio esplode per metà di gioia, le maglie azzurre (comprese ovviamente le nostre) oggi stanno facendo una gran figura oltralpe. Potrebbe rimettere le cose in parità Kane al 28′ con una gran bordata al volo (il precedente servizio di Sturridge è da applausi), ma l’attento Halldorsson (uno che fino a qualche anno fa campava facendo il regista televisivo…) si supera e mantiene la sua porta inviolata. L’Inghilterra, sfruttando il suo maggior tasso tecnico, mantiene il pallino del gioco ma – va detto e ripetuto – le attente ripartenze dei ragazzi di Lagerback fanno sempre una paura del diavolo. E sono poesia pura (la poesia di chi vuole crederci intensamente) all’interno di un Europeo ogni giorno sempre più spettacolare ed avvincente. Fine primo tempo: l’Islanda per ora ha un piede dentro the History (non solo quella del football) mentre per i bianchi d’Albione è temporanea e fastidiosa Brexit part 2. Comincia la ripresa e un geyser improvviso di Sigurdsson in rovesciata (sempre lui!) potrebbe portare a quota tre gli islandesi, ma stavolta Hart ci mette la manona d’istinto e mantiene i suoi in partita. Roy Hogdson controlla l’orologio, capisce che c’è qualcosa che non va (effettivamente…) e butta nella mischia Vardy, l’eletto, al posto di uno Sterling ormai in fase calante. Il bomber del Leicester, al 71′, su una ripartenza a tutto gas delle sue avrebbe l’opportunità di segnare un gol prezioso come il pane e le rose, ma l’onnipresente Sigurdsson lo stoppa elegantemente in area: palla piena in scivolata e nemmeno l’ombra del penalty, roba da tirare in ballo Paolo Maldini o Alessandro Nesta dei tempi d’oro… E due minuti dopo potrebbe verificarsi l’apoteosi definitiva se l’esterno destro Saevarsson non sparasse di poco alto un bel invito dell’infaticabile Gunnarsson, il cuore effettivo del team nordico. L’Islanda – nonostante tutta la simpatia del caso – è a un quarto d’ora da qualcosa che solo i più audaci commentatori avrebbe potuto prevedere fino a due settimane fa. Quarto gol biancoazzurro, tanto per gradire, vicinissimo al 84′ con il barbuto e tatuatissimo Gunnarsson che ci dona un destro dei suoi facendo vedere i sorci verdi al solito Hart. L’Inghilterra prova a salvarsi la pelle cercando la segnatura della speranza che significherebbe supplementari e sfruttando il calcio che adotta fin dalla metà del 1800 (palla lunga e tutti a saltare in area), ma ormai la frittata pare fatta. L’arbitro sloveno controlla il suo cronometro, i tre minuti di recupero scorrono più veloci di un singolo punk-rock dei Clash, il mai domo Vardy tenta la rete della disperazione di testa, Hart pure, ma non c’è più tempo. Non c’è più tempo! L’Islanda è nei quarti di finale dove affronterà la Francia di Pogba e Griezmann in una partita leggendaria fin d’ora. Tutto ciò avverrà domenica 3 luglio prossimo in quel di Parigi. Oggi, invece, a Nizza si è semplicemente fatta la Storia. Com’è che diceva Aldo dei bravi Aldo, Giovanni e Giacomo? Mizzega, non ci posso credereee! E invece è tutta splendida ed abbagliante realtà. England congelata, Islanda intrappolata in un sogno dolcissimo. Non svegliatela ancora…       

INGHILTERRA VS. ISLANDA: PAGELLE

INGHILTERRA (4-3-3) – Hart 5,5, Walker 5,5, Cahill 5, Smalling 5, Rose 5,5, Alli 5,5, Dier 5,5 (1′ s.t. Wilshere 5,5), Rooney 5,5 (42′ s.t. Rashford SV), Sturridge 6, Kane 5,5, Sterling 6 (15′ s.t. Vardy 5,5).

ISLANDA (4-4-2) – Halldorsson 7, Saevarsson 6,5, Arnason 6,5, R. Sigurdsson 7,5, Skulason 6,5, Gudmundsson 6,5, G. Sigurdsson 6,5, A. Gunnarsson 6,5, Bjarnason 7, Sightorsson 7 (31′ s.t. Elmar Bjarnason 6), Bodvarsson 7 (44′ s.t. Traustason SV).

INGHILTERRA VS. ISLANDA 1-2: TABELLINO

Marcatori:  Rooney (Inghilterra) rig. 4′ p.t., Sigurdsson (Islanda) 6′ p.t., Sightorsson (Islanda) 18′ p.t. 

Ammoniti: G. Sigurdsson (Islanda) 38′ p.t., Sturridge (Inghilterra) 2′ s.t., Gunnarsson (Islanda) 20′ s.t.

Espulsi: nessuno. 

INGHILTERRA: Hart; Walker, Cahill, Smalling, Rose; Alli, Dier (1′ s.t. Wilshere), Rooney (42′ s.t. Rashford); Sturridge, Kane, Sterling (15′ s.t. Vardy). In panchina: Forster, Heaton, Milner, Lallana, Vardy, Clyne, Henderson, Stones, Wilshere, Barkley, Bertrnad, Rashford. Allenatore: Roy Hodgson.

ISLANDA: Halldorsson; Saevarsson, Arnason, R. Sigurdsson, Skulason; Gudmundsson, G. Sigurdsson, A. Gunnarsson, Biarnason; Sightorsson (31′ s.t. Elmar Bjarnason), Bodvarsson (44′ s.t. Traustason). In panchina: Kristinsson, Jonsson, Haulksson, Hermannsson, Ingason, Finnbogason, Sigurjonsson, Bjarnason, Magnusson, Halfredsson, Traustason, Gudjohnsen. Allenatore: Lars Lagerback/Heimir Hallgrimsson.

Arbitro: sig. Damir Skomina (Slovenia).

Dal nostro inviato a Nizza – Simone Sacco

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