2016

EURO 2016 – Degryse: «Torneo sottotono, ma l’Italia può fregare gli spagnoli»

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La bandiera belga dell’Anderlecht e della nazionale rouge ci sciorina poi le sue favorite per la vittoria: «Germania, Francia e…»

EURO 2016: per chi mastica di football anni ’90, cominciamo col dire che Marc Degryse è stato uno dei migliori attaccanti che i Diavoli Rossi del Belgio abbiano mai potuto schierare tra la vecchia scuola dei Ceulemans e dei Claesen e il nuovo corso rappresentato per l’appunto da questa gloria dell’Anderlecht e del Club Brugge e dallo stesso Marc Wilmots, attuale tecnico della nazionale rouge. Degryse ha segnato 23 reti (in 63 partite con la maglia dei Diables) e partecipato a due Coppe del Mondo (Italia ’90 e USA ’94 andando a segno in entrambe le edizioni). Nel suo passato anche puntate in Inghilterra (Sheffield Wednesday) e Olanda (PSV Eindhoven), ma cosa ancor più importante è stato allenato per anni da Guy Thys, uno dei mister più sottovalutati di sempre per quanto riguarda eleganza, pressing ed acume tattico (vero Sacchi?). In Francia Marc fa il giornalista/analista per alcune testate del suo Paese e noi abbiamo trovato modo di scambiare quattro chiacchiere con lui nel caos del Media Center di Nizza. Eccovelo. 

Marc, preoccupato dell’imminente sfida con la Svezia?
«No, per niente. Come nazionale ci siamo ritrovati dopo il successo contro l’Irlanda e abbiamo fatto tesoro della sconfitta con l’Italia. Con gli azzurri non siamo stati granché: non abbiamo fatto male ai ragazzi di Conte e alla fine è andata a finire che loro ce ne hanno fatto a noi… (sospira) E poi troppi centrocampisti difensivi quella sera a Lione. Con Dembelé e Carrasco siamo andati meglio, molto meglio e mi è piaciuta anche la mossa di mettere De Bruyne in mezzo al campo. Benissimo anche Meunier del Club Brugge sulla corsia esterna di destra (assente invece contro l’Italia, Ndr). Ribadisco: gli svedesi non mi preoccupano. Basterà fare una partita ‘normale’ e accederemo senz’altro agli ottavi di finale.».

Dove sarete senz’altro messi meglio degli italiani a livello di tabellone…
«Decisamente visto che incontremo il Portogallo o l’Ungheria, forse l’Austria. Lo sapremo solo tra poche ore. (l’intervista si è svolta nel primo pomeriggio di mercoledì 22 giugno, Ndr)».

Noi, invece, ce la vedremo contro l’onnipotente Spagna a Saint-Denis: fai te.
«Pazzesco, semplicemente pazzesco! Avete giocato alla grande contro il Belgio e siete stati puniti per questo. Il calcio, a volte, è proprio strano…».

Chi passa tra Italia e Spagna? Si tratterà di una gara fifty-fifty oppure…?
«Vedo leggermente favoriti gli iberici, ma non di tanto: facciamo 60-40 a livello di percentuali. E, bada bene, questo potrebbe essere un enorme vantaggio per voi. Voglio dire: potrebbe venire fuori una replica della partita col Belgio! (sorride) Oppure gli italiani potrebbero fregare gli spagnoli come hanno fatto i croati ieri sera: lasciandogli il possesso del pallone. D’altronde nel calcio moderno ormai va esattamente così: basta avere il 40% del possesso, tenere le posizioni e fare cose più intelligenti del tuo avversario. E la vittoria arriva di conseguenza…».

Ma alla fine – tornando al match di Lione – è stata più l’Italia a giocare scaltra o il vostro Wilmots a sbagliare tutto?
«Entrambe le cose: l’Italia è stata intelligentissima e Marc (compagno di squadra di Degryse ai mondiali di Italia ’90 e USA ’94, Ndr) ha completamente fallito l’approccio. Gli azzurri sono stati bravi a giocare ad uno/due tocchi per non dire dei vostri interni che cercavano sempre e comunque Pellè. Il Belgio, a differenza di quanto combinato a Brasile 2014 (tre vittorie di fila con Algeria, Russia e Corea del Sud, Ndr), ha compiuto una falsa partenza indulgendo sull’uso di centrocampisti troppo difensivi o su di un Nainggolan con evidenti problemi fisici. Ora Radja sta recuperando la condizione e questo non potrà che essere positivo per noi.».

Ti ha deliziato l’Europeo francese finora?
«No. Mi toccherà ripetermi, ma il gioco è stato troppo improntato sulle difese e ti assicuro che non sto tirando in ballo l’Italia in questo caso… Mi è piaciuta Spagna-Croazia e anche l’Inghilterra nel suo debutto contro la Russia non è stata male. Francia e Germania, invece, al momento non mi convincono affatto. Mettiamola così: dagli ottavi di finale comincerà di sicuro un altro torneo. Spero più appagante per quel che riguarda i valori in campo.».

Ultima domanda: chi saranno le quattro semifinaliste per monsieur Degryse?
«A naso dico Germania, Francia, Belgio e Croazia. Purtroppo non ho citato l’Italia e, sotto sotto, un po’ mi dispiace… (sorride)».

Ce ne faremo una ragione, Marc. Tanto poi alla fine decide sempre il campo.

Dal nostro inviato a Nizza – Simone Sacco

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