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Europei 2012: 5 motivi per ricordare l’edizione vinta dalla SPAGNA

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La Spagna vince gli Europei 2012, bissando la vittoria nel 2008: 5 momenti da ricordare dell’edizione vinta dalle Furie Rosse

La quattordicesima edizione del campionato europeo viene vinta dalla Spagna che batte in finale 4-0 l’Italia. Ecco 5 motivi per ricordare cos’è successo.

1) I migliorati. Quante nazionali alla fine dell’Europeo possono dire di essere soddisfatte, sempre ammesso che lo si possa essere quando non si vince? In altri termini, chi è riuscito ad elevarsi sopra il risultato ottenuto nel 2008? In Polonia-Ucraina la Spagna chiude il suo ciclo vincendo il secondo Europeo consecutivo, con in mezzo il Mondiale sudafricano, andando ben oltre quanto fatto in precedenza nell’ultimo atto, con il travolgente poker in finale. Finale a cui approda l’Italia, risultato che mancava dal 2000. Bene Grecia e Repubblica Ceca che superano i quarti. Il Portogallo arriva in semifinale, obiettivo mancato nell’edizione precedente. Benino la Francia, che passa dall’eliminazione al girone ai quarti. Tralasciando chi non c’era e stavolta si presenta, concentriamoci sulle due grandi deluse: Croazia e Olanda. Stavolta non riescono ad arrivare ai turni a eliminazione diretta e per i vice-campioni del mondo è oggettivamente poco tenendo conto del potenziale.

2) Balotelli e Pirlo. Sono due delle icone azzurre, quelle che più colpiscono. E oltre a regalare immagini indimenticabili – l’esultanza di Super Mario da uomo forzuto e la sua incredibile prestazione in Italia-Germania, il rigore a cucchiaio di Andrea che manda in pappa il cervello degli inglesi – c’è poi la stretta contabilità. L’attaccante campione d’Inghilterra con il Manchester City partecipa all’affollata vetta della classifica cannonieri in compagnia di Torres, Cristiano Ronaldo, Gomez, Dzagoev e Mandzukic, tutti a quota 3. Il regista neo-scudettato con la Juventus confeziona il più alto numero di assist e regala l’unica rete su punizione del torneo, a dimostrare che chi lo chiama Maestro ha ragioni per farlo.

3) Kate Moss. Indimenticabile la pagella dedicata da un quotidiano sportivo a Cristiano Ronaldo dopo la vittoria per 2-1 sull’Olanda, propiziata da una sua doppietta che rovescia il vantaggio di Van der Vaart. Voto 9 e giudizio così espresso: «Broncio alla Kate Moss a parte, resta la sostanza di un signore del calcio». Una gara dove va vicino anche a farne di più, compreso un palo colpito prima delle due segnature. Van Persie, il grande avversario, non prende nemmeno la metà e viene stroncato da un impietoso 4: «Confronto impietoso con Cristiano Ronaldo, che si risveglia quando serve». CR7 deciderà anche i quarti di finale con la Repubblica Ceca, in una gara nella quale va alla conclusione ben 10 volte!

4) Non c’è partita. Una finale senza storia, quella tra Spagna e Italia. Gli azzurri vi arrivano sfibrati, con giocatori in condizioni precarie, i campioni in carica hanno gioco facile nell’esprimere tutta la loro superiorità. Dopo 14 minuti, proprio mentre Dossena in tv sta cercando di rincuorarci dicendo che i nostri avversari non stanno trovando la profondità, Chiellini viene fatto fuori da una combinazione tra Iniesta e Fabregas, cross perfetto e colpo di testa di David Silva a indirizzare la sfida. Sul finire del primo tempo cambiano gli interpreti: Xavi per Jordi Alba che tutto solo non ha problemi a superare Buffon. Il resto è una manifestazione di impotenza senza possibilità di riscatto per i nostri. E nel finale, quando l’Italia rimane in 10 per l’infortunio di Thiago Motta, Torres e Mata fissano un 4-0 regalando un’impressione di assoluta semplicità nei gol che fanno.

5) Tre minuti. É il tempo che intercorre tra il vantaggio di Di Natale e il pareggio di Fabregas nell’Italia-Spagna che inaugura l’Europeo per le due nazionali che poi si sarebbero ritrovate in finale. Cesare Prandelli sarà costretto a inchinarsi a Vicente Del Bosque, o meglio – come scrisse La Gazzetta dello Sport – «a una squadra leggendaria. E per una volta non stiamo abusando della definizione: dopo stasera, i 23 convocati a Euro 2012 sommano 233 trofei vinti. 233. Sì, avete capito bene».

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