2014
Europa League: Lazio sconfitta all’Olimpico dal Ludogorets
Si mette in salita il cammino per i biancocelesti in Europa League
EUROPA LEAGUE LAZIO-LUDOGORETS 0-1 – Dopo i due successi del tardo pomeriggio, arrivano due risultati non positivi per le italiane in Europa League, in particolare per la Lazio, che perde in casa l’andata dei sedicesimi di finale contro i bulgari del Ludogorets. Sottostimata da molti, la formazione bulgara ha dimostrato di essere solida e ben messa in campo ed ha saputo gestire bene le diverse fasi della partita, complice anche una Lazio spesso poco precisa e con scarso cinismo negli ultimi metri decisivi.
BEFFA NEL FINALE – La squadra ospite esercita subito un pressing molto alto e infastidisce la manovra dei biancocelesti. All’ottavo minuto viene fischiato un rigore piuttosto discutibile alla formazione bulgara, per un fallo di mano da parte di Çana: dal dischetto Dyakov tenta un improbabile cucchiaio e Berisha è bravo a non farsi sorprendere.
Dopo il rischio corso, la Lazio prova a riversarsi in avanti, grazie alla grande mobilità e attività dei due esterni offensivi, Felipe Anderson e Keita, con il brasiliano che pare particolarmente ispirato e tenta anche la conclusione dalla distanza. Al 29′ Keita s’inventa una grande giocata, che trova Klose sul primo palo, ma il lezioso tocco di tacco del tedesco non inquadra lo specchio dei bali.
Grosso pericolo per la Lazio al 34′, quando il centrocampista del Ludogorets, Marcelinho, spedisce un bolide dai 25 metri dalle parti di Berisha che si stampa sulla traversa. Poco più tardi, Dyakov, che aveva sbagliato il penalty, rimedia un cartellino giallo che gli costerà la gara di ritorno, dato che era diffidato. La doccia fredda per la Lazio arriva al 45′, prima del duplice fischio del direttore di gara, con Bezjak che lascia partire un missile dalla distanza che sorprende Berisha, e la formazione ospite chiude la prima frazione di gioco meritatamente in vantaggio.
SFORTUNA ANDERSON – Non ci sono cambi per i due allenatori, quindi le formazioni presentano gli stessi 22 in campo e al 49′ la Lazio ha subito una grande occasione per riaprire i giochi grazie ad un rigore fischiato per un fallo su Felipe Anderson. È lo stesso brasiliano che si occupa della battuta del tiro dagli unidi metri, ma Stoyanov intuisce e para, poi sulla ribattuta nega il pareggio a Lulic che si era avventato sulla sfera.
La Lazio accusa il colpo dell’occasione persa, ma al 55′ l’espulsione di Dyakov per doppia ammonizione potrebbe in qualche maniera aiutare gli uomini di Reja; brutto fallo del bulgaro su Biglia nell’occasione. Al 58′ il tecnico della Lazio decide di richiamare in panchina Felipe Anderson, fischiato dal pubblico, e si gioca la carta Candreva, mentre gli ospiti cambiano l’autore del gol Bezjak con Espinho. C’è tempo anche per l’ingresso di Kakuta al posto di Lulic, con Reja che schiera una formazione molto offensiva per tentare il recupero ed è lo stesso ex Chelsea e Vitesse a provarci al 72′ con un sinistro dalla distanza che Stoyanov blocca senza problemi.
I giochi si complicano per i padroni di casa al 72′, quando viene espulso Cavanda per gioco pericoloso; brutto fallo del terzino destro ai danni di Minev ma il rosso diretto è forse un po’ severo. La Lazio si divora un’occasione al 77′, quando Klose imbecca Candreva, il quale calcia al volo di destro, ma Espinho salva in maniera miracolosa sulla linea di porta. Poco dopo, Reja esaurisce il suo terzo e ultimo cambio, mandando in campo il colombiano Perea per uno stremato Klose.
Il Ludogorets, forte del suo vantaggio, lascia scorrere i minuti e cerca di gestire l’incontro, operando anche due cambi negli ultimi dieci minuti finali. Candreva è l’ultimo ad arrendersi e tenta due volte la conclusione, ma non è fortunato in entrambe le occasioni.