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Fiorentina, Inter, Napoli: le possibili avversarie

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Sorteggi sedicesimi di Europa League: Fiorentina, Napoli e Inter chi possono incontrare?

L’Europa League piace talmente tanto alle italiane che ogni anno ci mandiamo più squadre possibili. Stavolta però abbiamo esagerato: ben cinque squadre del nostro paese nella seconda competizione europea, che però, viste le squadre in ballo, si preannuncia molto più divertente rispetto alle passate stagioni. Fiorentina, Inter e Napoli saranno teste di serie mentre Roma e Torino saranno in una seconda fascia ricca di grandissimi nomi. Abbiamo provato a fare un po’ le pulci alle possibili avversarie delle italiane in prima fascia in vista dei sorteggi di lunedì prossimo, andiamo a vedere quali squadre è meglio incontrare e quali no. (Qui trovate l’articolo su Roma e Torino)

MEGLIO EVITARLE – Va bene che per vincere una coppa le squadre forti vanno affrontate, però, insomma, anche sfidarle un po’ più avanti non sarebbe male. Queste sono le squadre da evitare, tra l’altro serie candidate alla vittoria finale del trofeo.

Liverpool: questo Liverpool è lontano parente di quello dell’anno passato, il solo Sterling là davanti combina poco vista la marcatura asfissiante che gli viene riservata. Attenzione però ad alcuni fattori importanti: Anfield, una trasferta bellissima ma per uomini duri, Gerrard, uno che da solo significa Liverpool, e il mercato di gennaio, nel quale i Reds sono pronti a rivoluzionare la rosa. Assolutamente da evitare.

Wolfsburg: secondi in Bundesliga, ricchi di giocatori interessantissimi, i tedeschi andrebbero evitati seduta stante. Sono in forma, Hecking è riuscito a plasmare un gruppo fatto di giovani alla ribalta e vecchi mestieranti del pallone tipo Olic (che se vede un’italiana segna sempre). Le fasce sono un pericolo, visto che Ricardo Rodriguez al mondiale ha fatto vedere la sua stoffa mentre a centrocampo comandano Gustavo e De Bruyne. Nota lieta, ci gioca Bendtner.

Tottenham: altra inglese, altra corsa. Le compagini della Regina notoriamente sono indigeste alle italiane, soprattutto gli Spurs reduci dall’aver eliminato due milanesi in cinque anni. La squadra di Pochettino però gioca a sprazzi, ha talenti formidabili ma pecca di amnesie clamorose, con la Fiorentina verrebbe fuori dunque una sfida alla pari. E’ una squadra che, volente o nolente, arriva spesso in fondo e ha molta esperienza anche se non ha il fascino romantico dei Reds.

Siviglia: sono i campioni in carica anche se hanno cambiato molto rispetto all’anno scorso e lo si è visto nel girone di Europa League, dove hanno avuto la meglio sul Rijeka solamente nell’ultimo scontro diretto casalingo. Rimangono pur sempre una squadra frizzante, difficile da affrontare se in giornata. Anche qui ottimo il lavoro del sottovalutato Unai Emery, il quale ha dato una buona propulsione offensiva ai suoi. Se possibile, meglio affrontarli più avanti.

LE ABBORDABILI – Senza mancare di rispetto a nessuno un possibile sedicesimo Legia – Aalborg sarebbe un insulto (anche se un contentino per i poveri polacchi dopo la beffa estiva in Champions). Lasciate queste squadre alle italiane, per favore.

Young Boys: ha acciuffato la qualificazione per il rotto della cuffia all’ultima giornata e sicuramente tra le abbordabili è quella che più spaventa, il Napoli ci ha perso – giocando malissimo – ma i gialloneri come tutto il calcio svizzero stanno emergendo. C’è di peggio comunque, sebbene ci siano giocatori come Bürki interessanti per il calciomercato. (NB: non può toccare al Napoli)

Trabzonspor: i turchi hanno affrontato nel passato recente sia la Lazio che la Juventus, ma tolte le voci su una possibile trasferta ostica nel catino di Trebisonda, il livello qualitativo rimane sempre basso. In molti sopravvalutano il Trabzonspor – e il calcio turco, va detto – ma Cardozo & Co. impauriscono il giusto. Da non sottovalutare il fatto che ci giochi Constant.

Dnipro: nella doppia sfida contro le riserve dell’Inter si è vista la reale forza del Dnipro, che da anni naviga in Europa League senza però brillare. A gennaio rischia pure di perdere Konoplyanka, giocatore di maggior talento, ma soprattutto a febbraio il campionato ucraino è fermo e quindi si affronterebbe una squadra un po’ fuori forma. (NB: non può toccare all’Inter)

Guingamp: una squadra che fa tornare in mente le Coppe Uefa dei primi Duemila ma sotto sotto un avversario abbordabilissimo. Squadra con poca esperienza anche se ha prospetti niente male come Beauvue. Potrebbe essere la cosiddetta cenerentola ma l’impressione è che in molti firmerebbero per incontrarla. (NB: non può toccare alla Fiorentina)

Aalborg: senza voler offendere nessuno, l’Aalborg è la squadra meno forte di tutta l’Europa League. Ha costruito in casa il passaggio del turno in un gruppo in un gruppo modesto e qualitativamente è la peggior squadra nella rassegna. Vero è che non vanno mai sottovalutati gli avversari, ma se l’urna regalasse l’Aalborg in pochi si metterebbero a piangere.

COSI’ COSI’ – Sono quelle squadre che non sai mai se essere contento o meno quando l’urna le estrae. Sono incognite, magari sono squadre di valore che però si rivelano fumose, oppure al contrario team pieni di giovani vogliosi di mettersi in mostra.

Villarreal: non è il Villarreal di qualche anno fa ma è in crescita, ha giocatori intriganti come Musacchio, Vietto o Trigueros e soprattutto può contare sul talento dei due Dos Santos, alla ricerca dell’affermazione decisiva. Il Sottomarino Giallo però ancora non ha un’identità ben precisa e il team di Marcelino troppo spesso si sgretola quando va in difficoltà.

Ajax: dici Ajax dici giovani. La nuova covata di talenti ajacidi è pronta a far tremare l’Europa e a ingolosire i direttori sportivi. C’è Klaassen che segna parecchio, c’è il talento polacco Milik, c’è soprattutto il dribblatore folle Kishna. De Boer ha una rosa dall’età media bassissima, ciò significa freschezza ma anche inesperienza, che in un doppio confronto potrebbe pesare molto.

Anderlecht: la squadra che ha fatto esonerare Prandelli è una delle underdog di questa Europa League. In difesa non è il massimo e contro le big va spesso in difficoltà, ma ha giocatori giovani e già pronti per il grande calcio. C’è il bomber Mitrovic ma anche il giovanissimo Tielemans oltre al meraviglioso Praet. Può mandare molte squadre in difficoltà.

Psv: un’altra olandese, la quale sembra essersi ristabilita ai vertici del pallone oranje dopo qualche anno di appannamento. Il PSV, a meno di scossoni nel calciomercato di gennaio, ha una rosa di qualità eccelsa: Depay, Willems, Bakkali, Wijnaldum, Rekik sono solo alcuni dei baby fenomeni biancorossi. In Europa però si sono dimostrati molto fragili in difesa.

Celtic: qual è il vero Celtic? Quello che batte il Barcellona e arriva agli ottavi di Champions o quello che ne prende quattro dal Legia e dalla Dinamo Zagabria? Il Celtic è la maggiore incognita in questo gruppetto perché è quella con meno qualità ma più carattere, giocare al Celtic Park poi è simile ad andare ad Anfield solo che qui incontri Griffiths invece di Sturridge.

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