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IL MEGLIO DEL 2023 – Euro 2024: sorteggio Italia male, non malissimo. Ma quante squadre sono più forti degli azzurri?

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Euro 2024, male il sorteggio dell’Italia, ma non malissimo: un’analisi sulle avversarie inserite nel girone degli azzurri

«É dura», «É tosta», «Doppia trappola»: sono alcune delle espressioni che occupano le prime pagine dei quotidiani sportivi italiani in relazione al sorteggio di Amburgo che ha messo nel girone azzurro Spagna, Croazia e Albania. Ricordando che comunque passano le prime due più le migliori terze di 4 gruppi su 6, non è andata bene ma non è il certo il caso di fasciarsi la testa in anticipo. D’altro canto, non è che altrove stiano celebrando l’incontro con l’Italia come una passeggiata. Il quotidiano As ha intitolato «El grupo de la muerte», che non richiede certo traduzione e il Mundo Deportivo ha scritto di gruppo «durissimo per la Roja». Insomma, nessuno tra i nostri avversari può sorridere, come ad esempio fanno in Portogallo dove A Bola spara a tutta pagina un convinto «Boa sorte» pensando che i lusitani andranno a incrociare Turchia, Repubblica Ceca e una delle vincenti degli spareggi. Probabilmente l’atteggiamento più giusto, quando l’urna comunica i nomi, è quello che propone l’Equipe: «Una storia da scrivere». Certo, la Francia ha una tale qualità da potersi permettere tanta “laicità”, ma è anche vero che Olanda, Austria e un’altra che ancora non sa non sono rivali abbordabili facilmente.

In Italia, quali sono gli orientamenti prevalenti? Proviamo a definire tre approcci.
1) Rispetto verso tutti, paura di nessuno. Lo scrive a mo’ di slogan Andrea Di Caro su La Gazzetta dello Sport facendo questa analisi: «Ce la giochiamo a viso aperto convinti di poter arrivare primi o secondi. Il girone presenta una presunta squadra materasso, l’Albania (ma meglio non fidarsi…), e due nazionali forti. L’avversaria da temere di più è ovviamente la Spagna: nel girone di qualificazione ha chiuso al primo posto con 7 vittorie e una sconfitta, 25 gol fatti e 5 subiti. Sono vent’anni che le Furie Rosse sono protagoniste sulla scena internazionale. L’età dell’oro delle grandi vittorie a cavallo del 2010 con i campioni di Barcellona e Real è passata, ma la Spagna ha avuto il merito di chiudere un ciclo meraviglioso per aprirne un altro lanciando giovani talenti. Epperò tre anni fa, con Luis Enrique in panchina, anche le Furie Rosse hanno lasciato il passo all’Italia di Mancini…».

2) Occhio alla Croazia. Per Fabrizio Patania del Corriere dello Sport, fra le teste di serie c’è andata benino, meglio la Spagna di Francia e Inghilterra piene di «fenomeni». Piuttosto, «peggio della Croazia, in terza fascia, non si poteva trovare». Vero, Modric, Brozovic e Perisic non sono più quelli di un tempo, ma è proprio il loro essere all’ultima recita che li rende massimamente pericolosi.

3) L’ottimismo. E chi, se non Buffon, poteva proporlo, sebbene con il realismo che gli suggerisce l’esperienza? Ecco il suo pensiero, più generale, a guardare all’intera competizione: «Ci sono tre o quattro Nazionali più forti della nostra, ma come pensiero di squadra non so quante ce ne siano realmente migliori».

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