Editoriale

Euro 2020: Olanda e Inghilterra piacciono, dimenticando la loro storia

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La terza giornata di gare di Euro 2020 mette in copertina Inghilterra e Olanda: entrambe vincenti ma lontane dalle tradizioni

Superato a fatica lo shock del malore di Christian Eriksen, la prima domenica di Euro 2020 ci riconcilia con il calcio grazie anche a Olanda e Inghilterra. Due tra le Nazionali più intriganti del momento esordiscono con il successo, ma confermando quanto ormai cliché e abitudini si perdano nei meandri della modernità.

Nella pazzerella serata della Johan Cruijff Arena, gli Oranje mostrano tutto il bello e il brutto di se stessi. Un gioco brillante e offensivo che produce occasioni in serie, troppo spesso però scialacquate al momento di concludere. E per non parlare di quel blackout nel finale che ha rimesso in piedi un’Ucraina oggettivamente inferiore e messa alle corde per gran parte di gara.

Il tutto, con la clamorosa rivoluzione tattica voluta Frank De Boer negli ultimi mesi, ovvero il passaggio alla difesa a 3. Una novità assoluta per chi ha fatto del 4-3-3 un dogma da decenni, che ha scatenato proteste e dibattiti nel Paese dei tulipani, cui però l’ex tecnico anche dell’Inter ha risposto per le rime. Ma prima di noleggiare un aereo, meglio ottenere qualche conferma in più…

Certezze che invece sembra avere la freschissima Inghilterra di Gareth Southgate. Il punteggio finale di 1-0 contro la Croazia non avrà illuminato Wembley ma vale moltissimo, perché battere i vicecampioni del mondo non può essere mai considerato affare banale. Pressing ultraoffensivo e ritmo infernale, concetti che paiono ben associarsi alla beata gioventù di Foden compagni.

Già, perché il coach inglese ha dimostrato coraggio da leone nelle convocazioni e nelle scelte, dando fiducia a parecchi giocatori “sconosciuti” a livello internazionale e a talenti in erba. Da Mings a Phillips, da Rice a Grealish, da Saka al quasi maggiorenne Bellingham, diventato il più giovane della storia a giocare negli Europei. De Boer e Southgate, due modi diversi di “rompere” con il passato. Olanda e Inghilterra, due esempi di calcio moderno. Ma basterà quando il gioco si farà più duro?

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