2016
«Euro2016 in stato d’emergenza»
Il timore di attentati resta alto: l’allerta del premier francese
Mancano 50 giorni all’inizio dell’Europeo in Francia, ma la tensione resta alta, così come la minaccia degli attentati. Il premier Manuel Valls non ha alternative e si appresta a chiedere al Parlamento il prolungamento dello stato di emergenza almeno fino a fine luglio. Il provvedimento scattò all’indomani degli attacchi del 13 novembre, quando tra Saint Denis e Parigi morirono 130 persone. Per il torneo le misure di sicurezza saranno rinforzate, saranno mantenuti i controlli e i poteri concessi alle autorità amministrative. «Visto il grado della minaccia, è nostro dovere assicurare la sicurezza dei cittadini. Anche se lo stato d’emergenza non può diventare permanente», ha spiegato il primo ministro francese France Info.
TIMORE E ALLERTA – Sul territorio sono stati dispiegati 10mila soldati, supportati da 6600 agenti. Ma lo stato d’emergenza implica anche una limitazione delle libertà fondamentali e, infatti, sono decine gli arresti, anche ai domiciliari, di persone anche solo sospettate di essere vicine agli ambienti dell’Islam estremista o di far parte di cellule terroristiche. Tutto in stretta collaborazione con i servizi segreti. L’evento Uefa preoccupa, però, anche per le fan zone, che accoglieranno quotidianamente decine di migliaia di appassionati. Sono stati investiti 19 milioni di euro per garantire la sicurezza. Nizza, ad esempio, ha chiesto l’autorizzazione per sperimentare un sistema innovativo di riconoscimento facciale.