2012

Euro 2012 – Vi presento…l’Irlanda

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L’Irlanda dopo 24 anni torna a disputare un campionato Europeo. L’ultima e unica partecipazione europea fu infatti nel  1988, che comunque si concluse al primo turno. Storica la vittoria durante quell’edizione dell’Europeo contro l’Inghilterra nella prima partita, un 1-0 firmato Houghton che in Irlanda ancora ricordano tutti. Poi i verdi sono più volte andati vicini alla qualificazione a un Europeo e hanno disputato tre mondiali. Questa per loro sarà un’occasione storica dunque, ma vediamo come hanno superato il girone di qualificazione.

L’Irlanda era inserita nel Gruppo B e ha disputato un ottimo girone di qualificazione, perdendo soltanto una partita (3-2 contro la Russia), ma comunque non è riuscita ad arrivare prima e ha dovuto affrontare il play off. Lo spareggio è stato contro l’Estonia e la squadra di Trapattoni l’ha chiuso già all’andata vincendo per 4-0 fuori casa. Al ritorno l’1-1 è bastato.

Giovanni Trapattoni, arrivato in Irlanda nel 2008, ha convocato 23 calciatori per questa rassegna. Di seguito la lista: Portieri: Shay Given (Aston Villa), Keiren Westwood (Sunderland), David Forde (Millwall). Difensori: John O’Shea (Sunderland), Richard Dunne (Aston Villa), Sean St Ledger (Leicester City), Stephen Ward (Wolverhampton Wanderers), Paul McShane (Hull City), Stephen Kelly (Fulham), Darren O’Dea (Celtic). Centrocampisti: Keith Andrews (West Bromwich Albion), Glenn Whelan (Stoke City), Darron Gibson (Everton), Damien Duff (Fulham), Aiden McGeady (Spartak Moscow), Stephen Hunt (Wolverhampton Wanderers), Paul Green (Derby County) James McClean (Sunderland). Attaccanti: Robbie Keane (LA Galaxy), Kevin Doyle (Wolverhampton Wanderers), Simon Cox (West Bromwich Albion), Jonathan Walters (Stoke City), Shane Long (West Bromwich Albion).

Tra I pali il titolare sarà di sicuro Given, numero 1 dell’Aston Villa. La difesa a 4 vede a destra O’Shea, anche lui gioca in Premier League, questa volta nel Sunderland. La coppia di centrali sarà composta da Dunne, perno di questa difesa, autore anche di un gol nelle qualificazioni, e da St Ledger 27enne del Leicester. Sulla sinistra la fascia difensiva sarà occupata da Ward, un classe ’85 che non ha molte presenze in nazionale ma ha la fiducia di Trapattoni. A centrocampo in mediana Whelan e Andrews. Il primo è sempre stato presente durante le qualificazioni ed è un grande recuperatore di palloni, il secondo invece unisce quantità e qualità e a volte si spinge in avanti. Una coppia ben assortita, senza grandi nomi ma con un’intesa che può aiutare. Sugli esterni d’attacco Duff, ad un passo dalle 100 presenze in nazionale è uno dei più esperti della squadra, e Mc Geady, anche lui sempre presente durante le qualificazioni, gode della fiducia dell’ambiente e ha anche realizzato 2 reti. La coppia d’attacco sarà composta da Doyle, attualmente in forza al Wolverhampton Wanderers, due reti per lui durante le qualificazioni, e da Robbie Keane, dei Los Angeles Galaxy, il bomber della squadra, che durante le qualificazioni è stato l’autentico trascinatore dei suoi. Inoltre Keane ha giocato in numerose squadre europee, anche di livello come il Liverpool, e ha esperienza internazionale, cosa che in una squadra così inesperta che ritrova gli Europei dopo oltre due decenni può tornare utile. Piccola curiosità: nessun calciatore milita nel campionato Irlandese, e 20 su 23 giocano in Inghilterra.

La giovane promessa: Darron Gibson. Centrocampista, classe ’87. Non è più giovanissimo, ha ormai 24 anni, ma soltanto McClean è più piccolo di lui e in nazionale ha giocato solo 2 amichevoli in carriera. Gibson è un ex Manchester United, passato a Gennaio all’Everton per poco meno di 1 milione di Euro. Si parlava benissimo di lui, poi si è un po’ perso.  E’ un centrocampista completo, bravo a rubare i palloni e a renderli giocabili. Riesce a fare un po’ tutto, anche se non ha una grandissima qualità. Di giovani migliori ce ne sono molti probabilmente, ma è inserito in un contesto in cui deve fare bene e provare a rilanciarsi.

La nazionale allenata dal Trap è una squadra solida, ma non molto tecnica. Dovrà stupire tutti se vorrà passare il turno, visto che dovrà affrontare Spagna e Italia.L’altra squadra del girone è la Croazia. Proprio contro i croati sarà il debutto, ed è uno spareggio, chi perde ha poi pochissime possibilità di qualificarsi ai quarti. Per i verdi comunque è già una grandissima soddisfazione essere arrivati qui, ora però serve continuità, serve quel salto di qualità di cui tanto si parla. Quel sogno da far vivere a una nazione, e a cui il Trap sta già lavorando.

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