2018

Eto’o Presidente del Camerun? È un pesce d’aprile, e lui minaccia…

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Samuel Eto’o candidato alla presidenza del Camerun? Macché. La smentita dell’ex Inter, che minaccia querele…

Niente di vero: Samuel Eto’o non si candiderà alla presidenza del Camerun e non ripercorrerà le orme di George Weah, il calciatore africano eletto capo dello Stato della sua Liberia qualche settimana fa. Siamo infatti in presenza di una bufala, come ha avuto modo di sottolineare lo stesso Samuel Eto’ sul suo profilo Facebook. Un pesce d’aprile per niente apprezzato dall’ex Inter, quello architettato dal magazine Jeune Afrique, che in sostanza ha inventato di sana pianta l’intervista in cui Eto’o annuncia di sognare il Camerun come Giulio Cesare sognava Roma.

Eto’o è intervenuto sulla questione con un comunicato molto duro: «Approfittando di una tradizione secolare legata al 1° aprile, alcuni “giornalisti” hanno pubblicato questa Domenica nelle loro edizioni online, un’intervista fittizia su una presunta volontà da parte mia di presentarmi allo scrutinio presidenziale del Camerun del 2018. Come camerunese sono profondamente rispettoso delle istituzioni del mio paese e di coloro che le incarnano. Ritengo pertanto che le elezioni presidenziali del 2018 in Camerun e l’esercizio della funzione suprema siano molto importanti perché si possa parlarne con tanta leggerezza. La cosa più grave è che gli autori di questa farsa evocano la crisi anglofona. Una situazione che causa quotidianamente desolazione e lutto nel mio paese». A conclusione del comunicato un invito a rettificare le notizie: in caso contrario Eto’o agirà legalmente contro i siti che hanno diffuso la news. Non si scherza…

L’ex Inter Samuel Eto’o sulle orme di Geroge Weah: futuro in politica per lui?

Eto’o come Weah e il parallelismo non riguarda il mondo del calcio. No, si parla di politica: l’ex Pallone d’Oro 1995 è stato eletto pochi mesi fa presidente della sua Liberia. Adesso a scendere in campo in politica, questa volta in Camerun, potrebbe essere l’ex Inter. A parlare del suo sogno è stato proprio Eto’o, che intervistato da Jeune Afrique ha dichiarato: «Non vedo perché non potrei esserlo. Sogno la presidenza del mio Paese proprio come Giulio Cesare sognava con Roma. Avrei undici ministri e sette segretari di Stato, rispettando lo spirito collettivo e adottando uno stile tattico flessibile».

Una formazione quasi calcistica, insomma. Eppure Samuel Eto’o sembra partire col piede sbagliato: se vuole sperare di essere eletto dovrà lasciare da parte un po’ di presunzione. Dinanzi al paragone con George Weah, infatti, il camerunese ha risposto: «Lui non è un modello per me, semmai sono io ad essere un modello per lui». Se non era una battuta, un bagno d’umiltà non guasterebbe…

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