2016

Milan mangia-allenatori: tutti gli esoneri di Berlusconi

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Sinisa Mihajlovic in bilico: farà la fine di Liedholm, Tabarez, Zaccheroni, Terim, Allegri, Seedorf e Inzaghi?

Il 20 febbraio del 2015 Silvio Berlusconi ha festeggiato i 30 anni da presidente del Milan, club che ha rilevato nel 1986 e che ha vinto 28 trofei, con campagne acquisti faraoniche (oltre un miliardo di euro speso) ed il bel gioco al centro del progetto. Un presidente esigente e con la mania del protagonismo, certo, ma di certo vincente. Il tutto senza l’etichetta di mangia-allenatori, almeno fino a qualche anno fa: l’ultimo periodo ha visto la formazione rossonera cambiare spesso guida tecnica, con Sinisa Mihajlovic attualmente in bilico per gli scarsi risultati ottenuti ed un giuoco non entusiasmante. Il serbo potrebbe dunque aggiungersi alla lista degli allenatori cacciati dal Milan, il sesto per la precisione: ripercorriamo i precedenti esoneri del Cavaliere.

NILS LIEDHOLM – Berlusconi rilevò il Milan il 20 febbraio del 1986 da Giussy Farina e alla guida della compagine meneghina c’era ‘il Barone’ Nils Liedholm, che proprio con il Milan vinse quattro campionati da calciatore (1950-1951, 1954-1955, 1956-1957, 1958-1959) e uno da allenatore (1978-1979). Berlusconi però non era soddisfatto del lavoro dello svedese, che venne esonerato a sei giornate dal termine del campionato: per le ultime gare in programma lo storico presidente rossonero scelse un giovanissimo Fabio Capello, una delle sue intuizioni migliori.

OSCAR TABAREZ – Dato l’addio a Capello, terminata la sua seconda esperienza da tecnico rossonero, nell’estate del 1996 venne scelto Oscar Tabarez per la panchina del Milan, con il classe 1947 reduce dalla esperienza positiva alla guida del Cagliari. L’uruguaiano, che perse all’esordio in Supercoppa Italia in quel di San Siro contro la Fiorentina, non durò molto: Tabarez infatti venne esonerato da Berlusconi all’11^ giornata di campionato dopo una sconfitta in trasferta per 3-2 contro il Piacenza, che portò il Cavaliere a richiamare Arrigo Sacchi.

ALBERTO ZACCHERONI – La difesa a tre fu solo uno dei motivi dell’esonero di Alberto Zaccheroni, avvenuto nella stagione 2000/2001. Vinto il Tricolore nella stagione 1998/1999 (anno del centenario del club di Milano, il tecnico di Meldola raggiunse il terzo posto l’anno successivo e già al termine di quell’anno calcistico la panchina iniziò a scricchiolare: il rapporto non era dei migliore, con Berlusconi in disaccordo a causa della disposizione in campo del suo Milan. Fatale fu l’eliminiazione ad opera del Deportivo La Coruna del marzo 2001.

FATIH TERIM – Come per Tabarez, l’avventura al Milan durò poco anche per Fatih Terim. Arrivato nell’estate del 2001 dalla Fiorentina, l’allenatore turco non convinse da subito Berlusconi nonostante il 4-3-1-2, modulo tra i preferiti del presidente, ed infatti venne esonerato dopo pochi mesi: a novembre, a seguito di una sconfitta contro il Torino, Berlusconi scelse Carlo Ancelotti come nuovo allenatore, dando il via ad un ciclo ricco di successi.

MASSIMILIANO ALLEGRI – Anche l’attuale allenatore della Juventus Massimiliano Allegri è una vittima di ‘Berlusconi’. Arrivati nel 2010 dopo l’ottima esperienza al Cagliari, Allegri vinse subito lo scudetto grazie anche ad una faraonica campagna acquisti. L’anno successivo il Milan, dopo aver vinto la Supercoppa italiana contro l’Inter, raggiunge il secondo posto perdendo il testa a testa contro la Juventus di Antonio Conte. La stagione 2012-13 ecco il terzo posto, con la squadra totalmente rinnovata e certamente indebolita (con gli addii dei cardini Ibrahimovic e Thiago Silva su tutti). L’anno seguente è quello dell’addio: risultati non all’altezza e fatale la sconfitta esterna contro il Sassuolo per 4-3 del 13 gennaio 2014. Al suo posto venne chiamato Clarence Seedorf.

CLARENCE SEEDORF – Scelto per il suo physique du role, Clarence Seedorf durò pochi mesi nonostante i buoni risultati. I motivi dell’esonero sono ancora oscuri, con l’olandese che non ha mai voluto rilasciare dichiarazioni in merito, probabilmente perchè il suo contratto con il sodalizio milanese terminerà il 30 giugno del 2016. Certamente può aver influito il burrascoso rapporto con l’ad Adriano Galliani, tenuto ai margini della squadra, che ha spinto per la scelta di Filippo Inzaghi.

FILIPPO INZAGHI – Ottimi risultati per Filippo Inzaghi nella cantera del Milan, con un gioco offensivo e ricco di fantasia che hanno convinto Berlusconi nella sua scelta. Gioco offensivo e ricco di fantasia che però non si è visto con la prima squadra, nonostante un buon avvio di campionato. Il risultato finale è stato tra i peggiori della presidenza Berlusconi: 10^ posto e Milan fuori dalle competizioni europee. Il 16 giugno 2015 Inzaghi viene esonerato ed al suo posto arriva Sinisa Mihajlovic.

QUALE FUTURO PER SINISA MIHAJLOVIC? – Il futuro di Sinisa Mihajlovic dipenderà dai prossimi risultati, con il sogno terzo posto ormai svanito ed una qualificazione alla prossima edizione di Europa League tutta da conquistare. Ieri Bacca e compagni hanno ottenuto solo un 1-1 in casa contro la Lazio, risultato che ha fatto storcere il naso a Berlusconi anche per la mancanza di bel gioco tanto richiesta dall’ex Premier. Futuro tutto da scrivere dunque per Mihajlovic: finirà anche il sergente di ferro vittima di Silvio ‘mangia-allenatori’ Berlusconi? Parola al campo.

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