2013

Esclusiva – Trapani, Mancosu: «Ho raggiunto l’obiettivo minimo, adesso nessun limite. Cagliari? Un sogno»

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Matteo Mancosu è la rivelazione della serie B per quanto concerne gli attaccanti. Primato nella classifica dei marcatori condiviso con un’icona come Ciccio Tavano, i suoi gol per rendere grande un Trapani alla prima esperienza in cadetteria. Ma il suo percorso inizia da lontano, dai campi in terra battuta della sua Sardegna fino alle luci di San Siro accarezzato nell’impegno di coppa Italia con l’Inter. Mancosu questa ribalta l’ha afferrata e non vuole lasciarla, ecco la sua intervista esclusiva concessa ai microfoni di Calcionews24.com.

Mancosu come si sta in vetta alla classifica dei cannonieri?
Bene(ride ndr) è un periodo positivo a livello personale perchè sto segnando con continuità e questo è importante per un attaccante. La soddisfazione è ancora più grande se si pensa che abbiamo raccolto ben 10 punti in 4 partite. E’ da tanto che non facevamo un filotto del genere e siamo messi in una posizione di classifica più tranquilla.”

Attenzione rivolta all’Avellino che ospiterete domani: obiettivo tre punti?
Non sarà facile, loro sono un’ottima squadra. Hanno dimostrato di essere attrezzati, hanno giocatori importanti per la categoria. Il giusto mix tra ragazzi nel giro dell’Under 21 ed esperti. Sarà una gara da prendere con le molle ma noi ce la metteremo tutta per dare una soddisfazione ai nostri tifosi.”

L’anno scorso hai segnato tanto al tuo primo campionato in Prima Divisione, quest’anno lo stesso. Perchè sei arrivato cosi tardi nel grande calcio?
Si in effetti sono arrivato tardi ma credo che faccia parte di un processo di maturazione. Io ci ho messo di più ma posso ritenermi soddisfatto.”

Toni è un esempio importante: arrivato in A molto tardi e poi laureatosi Campione del Mondo. Ci pensi alla serie A?
Io vivo molto alla giornata, l’anno scorso per me la B era qualcosa di impensabile e invece me la sto godendo molto. A giugno vedremo, se sarò in grado e sei i numeri saranno dalla mia parte.”

C’è stato un momento particolare che ha segnato la svolta nella tua carriera?
Credo che gli ultimi anni sono stati importanti per me, mi sono allontanato dalla mia Sardegna. Sono andato a Latina, abbiamo centrato la promozione anche se non ho giocato molto. Poi sono arrivati i venti gol con la maglia del Lamezia e la chiamata del Trapani. Il momento più alto è stato l’anno scorso quando abbiamo vinto il campionato a Cremona e ho segnato tre gol.”

Siete una famiglia di calciatori, vi stuzzicate?
“Il più piccolo gioca in D mentre Marco a Benevento. Viviamo l’uno per l’altro, ci aiutiamo e consigliamo spesso. Speriamo sempre che l’altro faccia meglio, non c’è mai stata rivalità. Siamo molto uniti da questo punto di vista.”

Mancosu segna, Trapani sogna.
Si c’è grande entusiasmo, i tifosi ci sostengono. Sono arrivati in tanti a sostenerci a San Siro, erano quasi 4000 e si è potuto vedere la tifoseria trapanese in Italia.”

Sei nato a Cagliari, hai giocato per tanti anni nella tua regione. Sogni di poter indossare la maglia dell tua città?
Quello si, fin da bambino. Però non mi piace fare progetti a lungo termine. Il Cagliari è la  squadra della mia città, giocare per loro sarebbe tanto ma adesso pensiamo al presente.”

Possiamo farli almeno fino al termine di stagione: dove vuole arrivare Mancosu?
“L’obiettivo minimo era la doppia cifra, poi tutto quel che viene è un qualcosa di più. Non mi pongo limiti,l’obiettivo minimo è stato raggiunto.”

Si ringrazia il giocatore Matteo Mancosu e l’ufficio stampa del Trapani per la cortese disponibilità

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