Esclusiva, Siviglia: "De Rossi ha un disagio, vi spiego. Quando giocavo con lui..." - Calcio News 24
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2012

Esclusiva, Siviglia: “De Rossi ha un disagio, vi spiego. Quando giocavo con lui…”

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“Il campione ci ricasca”, titola la Gazzetta dello Sport in edicola quest’oggi. Daniele De Rossi effettivamente ci è cascato ancora, e il suo gesto violento contro Mauri nel derby gli è costato oltre la partita stessa, anche la squalifica e la Nazionale. Ma cosa si nasconde dietro questo nervosismo represso del campione  giallorosso? Mercato o semplice rabbia per la considerazione “normale” del tecnico?

Ne abbiamo parlato con Sebastiano Siviglia, ex compagno nella Roma 2001/02 targata Capello. Queste le sue parole: “Daniele è un bravissimo ragazzo. Io l’ho visto  crescere, l’ho visto giocare quando si allenava con la prima squadra. Poi pian piano ho iniziato a prendere pianta stabile in prima squadra. Per quanto lo possa conoscere, sicuramente il gesto che ha fatto nel derby può nascondere dietro un disagio però allo stesso tempo si vede la buonissima fede del ragazzo. Ha fatto la cosa giusta scusandosi con Mauri. Le chiacchiere che si fanno attorno a lui non gli fanno bene”, ci spiega.

Condividi la scelta di applicare un codice etico per le convocazioni in Nazionale?
Io penso che questa cosa non riguarda solo De Rossi. All’inizio del suo percorso ha deciso di fare questo regolamento, l’ha attuato con altri giocatori. E’ un grandissimo giocatore, sicuramente giocare con la squadra del cuore gli dà molta più pressione rispetto al normale. Allo stesso tempo se c’è un disagio è giusto che lui metta in ordine le sue idee. Non bisogna mettere più di tanto in risalto un gesto sbagliato.

Il derby se lo è aggiudicato la Roma biancoceleste.
Penso che oggi come oggi la Lazio è una squadra più solida della Roma. I giocatori hanno avuto più tempo per trovare certi automatismi. Ci sono stati vari invece sulla sponda giallorossa. I giocatori danno l’aria di non avere troppa convinzione di quello che si sta facendo. Non ci sono delle risposte da parte del gruppo.

Esiste un condizionamento psicologico dopo una serie di sconfitte consecutive nei derby?
Non penso, è una partita a cui tengono tutt’e due le squadre. Se la Roma dopo quindici minuti cerca di difendere il vantaggio nella sua metà campo, non puoi far altro che capitolare e subire un’imbarcata.