2014
Esclusiva – Savona, Aresti: «Ora testa ai playoff. Da giugno penserò al Chievo. Sul Cagliari…»
Simone Aresti, portiere classe 1986, è stato uno dei protagonisti della settimana dopo aver comunicato, tramite il social network Facebook, l’addio al Savona dopo tre fantastiche stagioni per trasferirsi al Chievo Verona guidato da Eugenio Corini. L’estremo difensore è cresciuto nel vivaio del Cagliari, squadra del suo cuore, e dopo tanta gavetta in Lega Pro tra Pistoiese, Alghero e appunto Savona è diventato uno dei mgliori della categoria nel suo ruolo ed ora è pronto al grande salto. Raggiuno in esclusiva da noi di Calcionews24, ecco le sue parole.
Dopo la fantastica cavalcata della scorsa stagione che vi ha portati alla promozione nella Prima Divisione di Lega Pro, quest’anno siete tra le rivelazioni del campionati con i 36 punti conquistati in 24 gara che vi collocano al sesto posto. Qual è l’obiettivo del Savona?
“Siamo partiti con l’obiettivo di fare un campionato dignitoso, senza l’assillo dei playoff. Poi i risultati ci hanno supportato e gli obiettivi sono un po’ cambiati, ora che ci troviamo dentro i playoff cercheremo a tutti i costi di raggiungerli”.
Il tecnico Corda negli scorsi giorni ha avuto parole di elogio nei tuoi confronti. Quanto son stati importanti il tecnico e l’ambiente ligure per il tuo salto di qualità?
“Il mister Corda è stato l’artefice della mia rinascita. Prima di arrivare a Savona sono stato fermo un anno, dove avevo smesso anche di allenarmi ma lui mi ha voluto a Savona nonostante quest’inattività. Mi ha dato la possibilità di rimettermi in pista, cosa che non avrebbe fatto nessun altro allenatore. La piazza Savona mi ha accolto benissimo da subito e mi son trovato bene a vivere qua, anche perchè per un sardo vivere lontano dal mare è un po’ un problema, ma qua a Savona il mare c’è ed anche il clima è più o meno simile ed è stato tutto più facile”.
La scorsa estate sei stato ad un passo dal Parma, ma il passaggio sfumò all’ultimo: ad un anno quasi di distanza, ti è tornata utile questa stagione da protagonista prima del grande salto?
“Assolutamente si, è stata la cosa migliore perchè preferisco mertirmele sul campo le categorie, avevo bisogno di fare un campionato di Prima Divisione da protagonista. Finora ho fatto abbastanza bene e restano sei partite in cui poter fare ancora meglio”.
Il girone di Lega Pro nel quale il Savona è inserito è colmo di ottime squadre come Entella, Pro Vercelli e Vicenza, piene di giocatori fuori categoria: chi secondo te, potendo scegliere anche tra i tuoi compagni di squadra, meriterebbe palcoscenici più importanti?
“Sicuramente Virdis, che ha fatto una marea di goal in questi due anni; penso sia un attaccante che può fare doppia cifra in tutte le categorie per le caratteristiche che ha. Per il resto, tra i miei compagni di squadra, mi vengono in mente Cesarini e Marconi, il primo attaccante ed il secondo difensore centrale, ma questo Savona è pieno di ottimi elementi. Per quanto riguarda le altre squadre del girone parlo di portieri perchè è il settore che mi compete: mi ha impressionato Paroni dell’Entella, che si sta confermando dopo l’ottima stagione dell’anno scorso e mi viene in mente anche Vigorito dell’Unione Venezia”.
“Il Chievo era uno di quei treni che passano poche volte nella carriera di un giocatore che ha fatto principalmente la Lega Pro, e che a 27 anni non potevo assolutamente perdere”, questa frase riassume il tuo messaggio d’addio a fine stagione destinazione Verona. E’ la tua grande occasione?
“Io penso che a 27 anni un portiere sia ancora giovane, valgono quanto 22 anni per un’attaccante, perchè è un ruolo un po’ particolare. Penso di avere davanti i 7 anni migliori della mia carriera, quindi posso sognare”.
Gli esperti del settore discutono su chi sia il migliore estremo difensore attualmente in Serie A, con correnti di pensiero che portano a Buffon ed altre che sostengono Handanovic. Dal tuo punto di vista, chi merita la palma?
“In questo momento dico Handanovic. Buffon lo vedo leggermente calato, con tutto il rispetto, rispetto agli anni d’oro. Handanovic è nel suo momento migliore e ritengo che abbia qualcosa in più”.
Tra i tuoi sogni in ambito calcistico figura un ritorno al Cagliari, club in cui sei cresciuto ma nel quale non hai mai avuto una chance?
“Adesso non ci penso, preferisco vedere il Cagliari da tifoso in tv. Ora mi concentro sul presente che è il Savona. Da giugno penserò al Chievo, per ora non penso al rossoblù”.
Ultima battuta: sei famoso per essere un portiere goleador, dopo le reti timbrate nella stagione 2011/2012 con la maglia del Savona contro Renate e Giacomense, hai intenzione di ripeterti anche in Serie A?
“Diciamo che è merito di mister Corda, che mi fa salire dopo il 90’ quando stiamo perdendo perchè sa che ho fatto l’attaccante sino a 15 anni e qualche movimento l’ho imparato. Nel caso ci fosse l’occasione, non dipenderà da me al Chievo, ma d’allenatore che ci sarà nella prossima squadra, io sicuramente chiederò di andare a fare goal”.
Carmine Massimo Balsamo