2012

Esclusiva – Modena, l’ex Tamburini: “Play-off non impossibili, Ardemagni il trascinatore. E su Marcolin…”

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Sette anni al Modena non si dimenticano. Una fetta di cuore, Juri Tamburini, l’ha lasciata nella città emiliana. 235 presenze e 14 gol, numeri non da poco per un centrocampista. A Modena lo ricordano ancora per le sue qualità. Per tracciare un punto sulla situazione attuale dei canarini, CalcioNews24.com ha intervistato in esclusiva Juri Tamburini.

A differenza degli altri anni, il Modena sembra voler fare le cose sul serio considerati i nomi lustri presenti in società…

“Quest’anno le cose cono cominciate nella maniera migliore: hanno costruito una squadra all’altezza della Serie B. Fallire i play-off, con l’organico che ha il Modena, sarebbe un dispiacere. Il potenziale per lottare fino alla fine c’è. So che Rinaldi si è dimesso, ma non so se è una bufala o una notizia vera. Sento un po’ di voci, non ci sono le idee molto chiare. Della nuova società non conosco i nuovi dirigenti”.

L’obiettivo è la partecipazione ai play-off, riuscirà alla fine a centrarlo?

“Il campionato di Serie B è lungo e ci sono, per tutte le squadre, alti e bassi. Il Modena ha un’ossatura forte, inoltre, ha un mix di giovani e anziani, gente che vuole rilanciarsi e conosce bene la categoria. L’organico che hanno i canarini ce l’hanno in pochi, quindi, perché non puntare ai play-off? E’ un obiettivo fattibile”.

Perché il Modena, seppur con giocatori importanti, non riesce a conseguire risultati utili?

“A volte ci sono equilibri da mantenere e non è facile fare sempre risultato. Questo è un piccolo limite che però, se andiamo a vedere la classifica, il Modena è sempre a ridosso dei play-off. I gialloblù hanno tutte le carte in regola per fare un buon campionato”.

Si punta il dito contro l’allenatore quindi?

“Non conosco Marcolin e non posso giudicarlo. Tuttavia, sono in contatto con alcuni miei ex compagni e me ne parlano bene: il tecnico è molto preparato e studia bene le partite. E’ normale che quando hai una rosa ampia e tutti potrebbero giocare titolari, bisogna fare delle scelte. Non ho seguito tutte le partite e non so gli errori che sono stati commessi in campo. Modena è una piazza dove puoi lavorare con molta serenità e può mantenere la posizione in classifica nelle zone alte”.

C’è un giocatore che si sta mettendo in risalto?

“Il loro simbolo è Ardemagni perché quando segna tanto diventa un trascinatore e il morale va alle stelle. Nel Modena ci sono tanti buoni giocatori che possono ambire a categorie superiori, conosco molto bene Signori: è un ragazzo giovane che ha sempre fatto bene, ha grandi qualità in prospettiva. Mi è piaciuto anche Moretti che ha fatto prestazioni importanti. A parte qualche defaiance in difesa, i canarini hanno sempre preso pochi gol, sintomo di una difesa solida. Chi ha costruito la squadra è stato bravo, ma il campo dirà la sua”. 

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