2013
Esclusiva, Massimo Pavan: “Ibra alla Juve? Molto difficile: ci vogliono almeno due condizioni…”
Fernando Llorente è già bianconero, ma non basta. In Corso Galileo Ferraris ne sono consapevoli e lavorano per un altro “colpo” in attacco: serve una punta di livello internazionale ma per portarla a Torino, occorrerà un esborso economico importante. Tra i soliti nomi noti, Suarez, Sanchez, Higuain, Jovetic, ecco rispuntarne uno dal passato. Zatlan Ibrahimovic di nuovo bianconero? Mino Raiola, potentissimo agente del giocatore, è tornato a “fare affari” con la Juventus (Bouy, Pogba) e secondo alcuni, starebbe lavorando nell’ombra per riportare lo svedese a Vinovo.
Abbiamo chiesto a Massimo Pavan, vicedirettore di “TuttoJuve.com” e volto noto di Sportitalia, un parere sulla fattibilità dell’operazione:
“Ibrahimovic è sicuramente un top player. Non lo dico io, ma i numeri. In Italia è sempre stato determinante ed ha aiutato prima l’Inter e poi il Milan a vincere lo scudetto. Quindi dal punto di vista dell’incisività non si discute.
Portarlo a Torino, tuttavia, non sarà semplice, Raiola potrebbe anche provarci, ma per vederlo con la maglia bianconera devono realizzarsi due condizioni.
Primo: il giocatore deve decidere di elevare la sua retribuzione variabile più di quella fissa. Oggi Ibrahimovic percepisce un ingaggio fuori dai parametri bianconeri. Impossibile vederlo a Torino con quell’ingaggio. Ibrahimovic dovrebbe accettare di arrivare a 5 milioni più bonus. La seconda condizione, invece sta proprio nella Juventus che con Ibrahimovic farebbe un’eccezione sul tetto ingaggi, con il rischio, però di modificare gli equilibri interni alla squadra. Quindi, proprio la Juventus dovrebbe già cautelarsi per modificare (alzandolo) il tetto ingaggi.
Ci sarebbe poi da analizzare a livello tecnico come integrare Ibrahimovic nel gioco bianconero, perchè Ibrahimovic è un accentratore di gioco e il gioco di Conte prevede, invece, più interpreti uniformi.
Insomma, concludendo, a mio parere è un’operazione molto, ma molto difficile, troppi pezzi del puzzle devono andare al loro posto, anche se con Raiola al timone non si può mai dire”.