Esclusiva, Marcel Vulpis: "Si colpiscono i club medio/piccoli mentre il PSG aggira le norme. Temo che il FPF sia solo una trovata pubblicitaria - Calcio News 24
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2012

Esclusiva, Marcel Vulpis: “Si colpiscono i club medio/piccoli mentre il PSG aggira le norme. Temo che il FPF sia solo una trovata pubblicitaria

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Fair Play Finanziario: la livella che dovrebbe spianare le disparità economiche e finanziarie tra i club europei, rendendo le competizioni, sia nazionali che continentali, più autentiche ed eque. Ieri la Uefa ha reso noti i primi provvedimenti adottati nei confronti delle società inadempienti: a parte il Malaga, tutti club di piccolo cabotaggio e il sospetto, sempre più fondato, che il meccanismo studiato dall’organismo di Nyon non sarà mai realmente efficace nei confronti delle sperequazioni più clamorose.

Abbiamo chiesto un parere a Marcel Vulpis, direttore dell’agenzia “Sporteconomy.it” ed analista di economia dello sport:

“Plaudo ai provvedimenti presi nei confronti di alcuni club, tra l’altro storici, come il Partizan Belgrado e la Dinamo Bucarest, ma è singolare che tutto ciò avvenga proprio nel giorno in cui QTA e PSG hanno ufficializzato la sponsorship “interna” da 800 milioni di euro (nell’arco di 4 anni), che, da un lato riequilibria i conti del club parigino, e dall’altro però sconfessa di fatto l’impianto tecnico del Fair play finanziario tanto voluto dal presidente dell’Uefa, Michel Platini. Amava dire Giulio Andreotti, “A pensar male non si fa mai peccato”. Credo che questo aforisma sia calzante con l’attuale situazione. Da un lato vengono giustamente colpiti i club piccoli/medi che sgarrano sotto il profilo del bilancio, dall’altro si lascia aperta a una porta pericolosa per chi, tra i grandi, come nel caso del Psg o domani del Mancity, intende trovare una soluzione per aggirare legalmente questi vincoli. C’è da chiedersi se questo FPF non sia solo una grande pubblicità progresso a marchio UEFA e basta“.