2013
Esclusiva, Lo Monaco: «Zamparini vive di sè, Preziosi fa come gli pare. Messina…»
L’ex direttore rosanero commenta il momento attraversato da Palermo e Genoa
Palermo e Genoa stanno vivendo un momento esaltante, seppur in campionati diversi. I rosanero guidano la serie B dopo una lunga rincorsa, il Genoa con Gasperini ha un ritmo da Champions League. La redazione di Calcionews24.com ha intervistato in esclusiva Pietro Lo Monaco, proprietario del Messina ed ex direttore sportivo di entrambe le formazioni.
Il Palermo è primo in classifica. Secondo lei è la favorita numero uno per la promozione?
“E’ innegabile che dall’inizio del campionato fosse la favorita. Il primo scorcio è stato abbastanza strano, non era da Palermo. E’ una squadra di livello superiore alla categoria. Non credo che farà una corsa a sè, l’Empoli può dare fastidio così come il Siena nonostante la forte penalizzazione. Direi che queste tre squadre sono quelle che si elevano rispetto alle altre.”
Un Palermo partito male: è stata una scelta azzardata affidare la panchina a Gattuso?
“Ma no, le scelte del Palermo sono del presidente Zamparini sempre e comunque. E’ un personaggio che vive di sè, della sua ragione e quindi quando ha preso Gattuso secondo il suo istinto andava bene. Le cose poi non sono andate così, ha cambiato tecnico ma questa non è una grande novità. Iachini è sicuramente un tecnico più esperto, ha vinto dei campionati di B quindi sotto questo aspetto può fare di più. Gattuso invece è un tecnico emergente, si farà e questo lo vedrà come un incidente di percorso.”
Con l’esplosione di Belotti, secondo lei potrebbe partire Hernandez a gennaio?
“Ma chi lo prende? Domanda: chi lo prende? Hernandez è stato fuori per un anno, ha avuto un grave infortunio. E’ rientrato ma non mi sembra che sta facendo sfracelli. Deve recuperare per far vedere le qualità importanti che sicuramente ha. Mentre Belotti è una ottima sorpresa, una bella intuizione e per le caratteristiche che ha può essere considerato di prospettiva.“
Passando a un’altra sua ex squadra, il Genoa si è rilanciato con Gasperini. Il posto da direttore sportivo è rimasto sguarnito, secondo lei si sta facendo confusione?
“Ma quale confusione,il Genoa ha fatto una scelta precisa. Ha affidato le cose al figlio di Preziosi, che svolge un ruolo da referente per quanto conviene all’area tecnica. Però Gasperni ha rivitalizzato una squadra che ha una rosa forte, il Genoa ha una rosa all’altezza per raggiungere l’obiettivo salvezza.”
La figura di Delli Carri, non era importante?
“No assolutamente. Genoa è un altra realtà dove il Presidente fa il bello e il cattivo tempo. Le scelte e i giri di mercato li fa lui, gli piace troppo farlo. Quindi, ripeto se l’obiettivo è quello della salvezza allora è riduttivo perchè ha un pubblico importante, un patrimonio tecnico importante. Se l’obiettivo è quello ha un organico fin troppo importante.”
Lei con la sua famiglia ha riportato il calcio a Messina. L’obiettivo è quello di tentare la scalata verso la B?
“E’ stata presa la squadra nei dilettanti, abbiamo avuto il merito e la fortuna di conquistare la promozione al primo anno. Stiamo parlando di un abisso rispetto la serie B, però l’ambiente e la piazza mi sembra lontana rispetto a quello che ci dovrebbe essere per ipotizzare un ritorno. Ieri abbiamo fatto 800 persone al campo, non di più. E’ veramente difficile pensare a discorsi diversi, siamo distanti. L’augurio è che piano piano le cose migliorino, sarebbe bello vedere Catania e Palermo in A, Trapani in B e Messina nella Lega Pro unica.”
Nel suo futuro cosa vede?
“Intanto quest’anno ho fatto quello che dovevo fare l’anno scorso. Mi sono riposato, di lontananza poi vedremo quali sono le prospettive e le valuteremo. La voglia di un rientro quella c’è sicuramente.”
Si ringrazia il direttore Pietro Lo Monaco per la cortese disponibilità