2013

Esclusiva – Latina, Morrone: «Orgoglioso della scelta fatta in estate ma Parma resta casa mia»

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L’esperto mediano calabrese analizza il momento magico dei pontini

Il Latina con l’arrivo del tecnico Breda ha raggiunto una continuità di rendimento che gli ha permesso di arrivare in piena zona play-off. Una piazza che ha fame e voglia di grande calcio e che si è identificata nel carisma di Stefano Morrone. Dopo sette anni di Parma, Morrone ha accettato di rimettersi in discussione a 35 anni, dimostrandosi un professionista esemplare oltre che un grande giocatore. La redazione di Calcionews24.com lo ha intervistato in esclusiva per tracciare un primo bilancio della sua nuova esperienza.

Stefano, avete inanellato undici risultati utili consecutivi. Cosa è cambiato rispetto ad un inizio cosi difficile?
E’ stato inizio duro perchè la squadra è stata costruita a fine agosto, molti miei compagni sono arrivati alla fine. C’erano tanti ragazzi nuovi e ci voleva del tempo. Siamo partiti con delle difficoltà, con il cambio di allenatore c’è stata una decisa inversione di tendenza. Ci siamo messi a disposizione del mister, seguendo quello che ci chiedeva. Abbiamo cambiato assetto tattico, lavorando tanto e facendo sacrifici abbiamo raggiunto una solidità importante. Adesso i risultati ci stanno dando ragione.”

Ti stai rivelando decisivo anche in zona gol.
In realtà i miei gol li ho sempre fatti, magari non tutti all’inizio ma un pò sparsi. In carriera il vizietto ce l’ho sempre avuto, forse per tutte le volte che mi sono presentato in area sono un pò pochi. I tempi di inserimento li ho sempre avuti.”

Anche a Latina stai portando la tua esperienza e il tuo carisma.
Dopo sette anni di Parma, mi sono calato completamente in questa nuova realtà. Non pensavo sinceramente di cambiare squadra, ad ottobre faccio 35 anni. Però avevo tanta voglia di giocare, ho scelto di venire in una società che ha vinto campionati, una città che mi ha accolto con entusiasmo. Comunque sai, dopo tante presenze in A, venire a Latina è stato un gesto che loro hanno apprezzato tanto. Io credo che siamo un bel gruppo, ci sono ragazzi bravi. Devo essere sincero, sono contento di questo inizio.”

Traspare un certo entusiasmo dalle tue parole: sei soddisfatto della scelta fatta?
“Si, sono orgoglioso della scelta. Dopo tanti anni mi sono voluto mettere in discussione, dopo 300 presenze in A ho voluto accettare questa sfida. Dovevo ripartire daccapo, ma volevo vivere la domenica con l’adrenalina, con la passione e la tensione. Vivere il campo ancora, perchè il fisico me lo permette.”

Nel prossimo turno una tua ex squadra come il Palermo. Credete di poter fare l’impresa al Barbera?
Ma guarda innanzitutto sarà una partita particolare. Al Palermo sono legati tanti ricordi, sopratutto il primo anno che è stato tribolato ma a livello personale è stato straordinario. Si era creato un feeling con la gente unico, ancora mi sento con tanti di loro. Fare risultato a Palermo è dura, la squadra rosanero è la più forte del campionato. Ma la B insegna che bisogna giocarsela con tutti, puoi vincere o perdere con chiunque perchè il campionato è molto livellato.Sarà molto dura però ovviamente andremo a giocarci la nostra partita forti del nostro bel momento.”

La classifica parla chiaro: mantenete i piedi per terra o state facendo un pensierino ai play-off?
Dobbiamo raggiungere la salvezza il prima possibile, sappiamo dove eravamo due mesi fa. Il campionato di B, ripeto, è sempre pieno di insidie. L’avevo fatto, vincendolo, sette anni fa con il Parma ma l’ho trovato ancora più duro. Non bisogna mai mollare a livello di sacrificio, di abnegazione. Poi è chiaro che chi ha qualità può prevalere, si può sopperire con il sacrificio.”

Spostando l’attenzione sul Parma, il tuo amico Parolo si sta giocando le carte per andare al Mondiale.
Marco è un mio grande amico, siamo stati compagni di stanza per due anni. Sarò di parte, ma io lo porterei al Mondiale. E’ un ottimo giocatore e sta avendo un rendimento importantissimo, sa fare gol e ha raggiunto un livello da giocatore importante. Sicuramente l’Italia ha tanti giocatori forti nella mediana ma una parola per Marco la spendo.”

Cosa ti manca di Parma?
“Parma mi manca tanto, era casa mia. I miei figli vedono Parma come casa, io a Collecchio era come se entrassi nel portone di casa. Mi manca tanto, mi emoziono solo a parlarne. Ogni tanto mi vedo qualche dvd passato, certo poi mi sento spesso anche con i miei ex compagni. Con lo staff sono sempre in contatto, sono legatissimo a loro. Si riprenderanno presto perchè giocano bene e meriterebbero di più in classifica.”

Si ringraziano Stefano Morrone e l’ufficio stampa del Latina per la cortese disponibilità

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