2013
Esclusiva – Larini: “Parma, Cassano fa la differenza. Il ricordo più bello? L’acquisto di Buffon”
L’ex direttore sportivo dei ducali ricorda i suoi anni al Parma che domenica compie cento anni
Il Parma del Presidente Ghirardi domenica festeggerà i cento anni dalla sua nascita. Un secolo di successi in tinta gialloblu con le vittorie in campo europeo ma anche di sofferenze con il fallimento della Parmalat del gruppo Tanzi. La redazione di Calcionews24.com ha raggiunto in esclusiva un parmigiano doc come Fabrizio Larini per ricordare emozioni e giocatori del recente passato ma anche per una panoramica sul presente. Non dimentichiamo che l’ex Udinese ha ricoperto la carica di direttore sportivo del Parma dal 1997 al 2002, ann in cui i ducali vinsero una coppa Uefa, due coppe Italia e una supercoppa Europea.
Il Parma ha cambiato marcia nelle ultime partite, può puntare a un campionato importante?
“Il primo obiettivo credo sia quello di raggiungere i quaranta punti, una volta arrivati si può pensare a obiettivi più importanti. Molto dipenderà dalle prestazioni di alcuni giocatori basilari del Parma, penso a Cassano che è un giocatore che se mantiene la forma fa la differenza, ti da quel qualcosa in più per sperare in qualcosa di meglio.”
L’ha sorpreso qualcuno dei nuovi acquisti o ci sono state solo delle conferme?
“Il Parma ha tanti giocatori di esperienza che hanno confermato le loro qualità.”
Lei domenica sarà al Tardini a festeggiare il Centenario?
“Io non parteciperò perchè sono impegnato con la mia famiglia.”
Ha vissuto anni importanti da direttore sportivo nella sua città, in un Parma che entusiasmava in Europa. Ha un ricordo al quale è più legato?
“Nel Parma sono stato tanti anni, i ricordi sono molti. Tra le cose più importanti ricordo l’acquisto di Buffon che aveva tredici anni e poi è diventato il migliore al mondo, una soddisfazione grande per il club ma anche personale. Poi senz’altro le coppe conquistate nel periodo d’oro, c’erano le cosi dette sette sorelle e il Parma è riuscito a fare delle cose straordinarie.”
Un motivo di grande soddisfazione aver potuto far conoscere con simpatia una piccola realtà come Parma nel mondo.
“E’ chiaro che vincendo tanto in campo europeo il nome di Parma è iniziato a circolare in ambito calcistico a livello continentale. I giocatori che dovevano arrivare in Italia accettavano di buon grado una soluzione come Parma, anzi era ben ambita. Anche oggi molti giocatori quando arrivano al Parma fanno riferimento a quella squadra che ha vinto molto.”
Negli ultimi vent’anni quale è stato il giocatore più forte che ha calcato il manto del Tardini?
“Direi che di giocatori forti sono arrivati tanti, forse Asprilla è stato uno dei giocatori più forti. Ma possiamo nominarne tanti come Thuram, Cannavaro, Crespo, Veron, nomi tutti molto importanti ed è difficile fare una graduatoria.”
Quale invece la più grande delusione?
“Ci sono stati giocatori che avrebbero potuto dare di più, penso a Marcio Amoroso che credo sia stato il giocatore più pagato della storia del Parma. Aveva grandi potenzialità ma purtroppo quando è arrivato si è subito infortunato e non ha potuto rendere secondo le sue possibilità. Infatti poi è andato al Borussia Dortmund e ha vinto campionato e classifica dei cannonieri. Un altro nome può essere Savo Milosevic, un giocatore che aveva fatto tanti gol tra Spagna e la sua Nazionale ma che a Parma è andato a corrente alternata.”
Adesso al timone c’è il presidente Ghirardi: come giudica la sua gestione? Si sta seguendo la strada giusta per il futuro?
“Ma sicuramente, in una realtà come quella del Parma è difficile poter trovare una gestione migliore rispetto alla sua. Non ci sono più certi tempi, con multinazionali che potevano fare determinati investimenti. Sta ottenendo degli ottimi risultati mantenendo il Parma nell’èlite del nostro calcio.”