2012

Esclusiva – Juventus, l’ex Tacchinardi: “Ecco chi deciderà il derby della Mole. E sul Torino…”

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Dopo il derby della Lanterna, la Serie A, riabbraccia un’altra stracittadina: il derby della Mole. Nel prossimo turno di massima serie, Juventus e Torino si sfideranno per contendersi il derby di Torino. In esclusiva per CalcioNews24.com, Alessio Tacchinardi, ex calciatore della Vecchia Signora ha detto la sua sul derby.

Juventus e Torino, due squadre di diversa caratura. Che derby sarà?

“Sarà una partita stra-divertente perché si affrontano due allenatori che, fanno del gioco, la loro arma migliore. Non sarà un derby da 0-0, ma all’inglese. Mai come questa, sarà una stracittadina diversa dalle altre. La Juventus non la scopro io, il Torino giocherà a viso aperto con il suo 4-2-4. Ventura e Conte sono molto simili nel preparare le partite. Entrambi, prediligono un gioco molto offensivo”.

5 aprile 2003. Juventus-Torino terminò 2 a 0. Quella vittoria porta anche la tua firma…

“Provai emozioni che solo chi gioca il derby della Mole può capire, fare gol contro in una stracittadina è sempre una grande soddisfazione. Non è vero che il derby torinese non è sentito, magari ti lasciano solo tranquillo durante la settimana. Quando sei in campo, poi capisci che è una cosa spettacolare. Negli ultimi anni è un po’ snobbato, ma spero che torni ad essere quello di una volta”.

Quali sono le caratteristiche hanno contraddistinto in campionato la Juve e il Toro?

“Conte e Ventura prediligono il 4-2-4, ma quest’anno il tecnico bianconero adotta il 3-5-2. Sono dell’opinione che entrambi gli allenatori fanno girare molto la palla e ogni modulo ha un’identità precisa, inoltre, i giocatori giocano un buon calcio. Hanno le idee chiare”.

In che modo la Juventus può battere il Torino e vincere il derby?

“La Vecchia Signora parte da favorita. Detto questo, essendo una partita spettacolare, le qualità dei singoli vengono a galla”.

L’ultimo derby è stato deciso da Chiellini, quest’anno?

“Mi piacerebbe che lo decidesse Claudio Marchisio perché è un giovane frutto del settore giovanile della Juventus, sa quanto significa questa partita”.

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