2014
Esclusiva – Ds Udinese: “Le comproprietà portano ossigeno al nostro calcio che è ben strutturato”
Una svolta epocale l’avevano definita in tanti ma che sembra destinata a rimanere nel cassetto. Nel consiglio della Lega Calcio non è passata l’abolizione delle comproprietà caldeggiata dalle big Juve, Milan, Roma, Napoli e Lazio. Contrarie a questa idea Atalanta, Bologna, Cagliari, Parma, Torino, Udinese. In merito a una questione che sta tenendo banco in questi giorni, la redazione di Calcionews24.com ha intervistato il direttore sportivo dell’Udinese Cristiano Giaretta che ci ha cortesemente motivato la scelta societaria.
Direttore non è passata l’idea dell’abolizione delle comproprietà, dal canto vostro è una buona notizia?
“Credo sia una buona notizia perchè ritengo che le comproprietà diano un pò di ossigeno al calcio italiano, sono quelle operazioni che fanno girare un pò l’economia quando si è impossibilitati a comprare la totalità del cartellino. Sono molto favorevole alle compartecipazioni”.
Le provinciali erano compatte nel dimostrare la propria contrarietà.
“E’ normale perchè la squadra piccola magari vuole un giocatore importante ma non riesce ad arrivare a quella cifra. Cosi hai la possibilità di comprare e di valorizzare sopratutto anche i giovani, diciamo che le compartecipazioni aumentano il nostro potere di acquisto”.
Resta, comunque, una modalità di acquisto solo italiana. Perchè negli altri paesi non è stata introdotta?
“E’ una domanda difficile da rispondere, prima esisteva anche in altri Paesi latini. Le faccio un esempio: in SudAmerica non esiste la compartecipazione ma le proprietà private che in Italia non esiste. Se vai all’estero ti accorgi che se vuoi comprare un giocatore il 15% appartiene ad una agenzia, il 10% ad un’altra. Poi è vero che in Inghilterra, in Spagna e in Francia non esiste nessuna delle due ma io credo che il nostro destino sia questo. La comproprietà aiuta il calcio italiano a mio avviso, non lo penalizza”.
Alla Figc verranno chieste altre modifiche come il prestito con diritto di riscatto automatico al verificarsi di determinati condizioni o la liquidazione del diritto di partecipazione in qualsiasi momento della stagione. Anche su questi punti siete contrari?
“Io non porterei troppe modifiche ai regolamenti che già esistono, siamo strutturati bene e non dobbiamo pnesare che l’erba del vicino è più verde. Sul discorso del riscatto automatico esistono già con taciti accordi tra le società, non vedo perchè si debba mettere mano ai regolamenti”.
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