Il Lanciano vola in vetta al campionato di B ma il direttore sportivo Leone mantiene i piedi per terra

In un calcio dove regnano sempre di più le polemiche e gli scandali, c’è ancora spazio per le favole. E’ il caso del Lanciano della presidentessa Valentina Maio, capolista in serie B dopo otto giornate. Gli abruzzesi vantano la migliore difesa del campionato, la città è in fermento. La redazione di Calcionews24.com ha raggunto il direttore sportivo Luca Leone che ha analizzato il momento magico dei frentani.

Tre vittorie di fila, imbattibilità e primato: questo Lanciano non è più una sorpresa?
“Siamo una mina vagante dai, sono passate solo otto giornate e credo sia presto per fare bilanci. Sicuramente siamo contenti per questo avvio, ci godiamo il momento e sappiamo che la strada è ancora lunga. La squadra in questo momento sta rispondendo bene e siamo soddisfatti.”

Quanti meriti ha il nuovo tecnico Baroni?
“Fare un bilancio ora non credo sia giusto, sia nel bene che nel male e questo vale anche per le altre squadre. Il mister ha portato idee, una metodologia, qualcosa di nuovo in una società che aveva delle basi importanti. Un gruppo storico che da anni è qui, tanti giovani interessanti che erano qui l’anno scorso e sono voluti tornare. I nuovi si sono subito calati nella nostra realtà, agevolati dal vecchio gruppo che li ha fatti inserire. Si è creata la giusta alchimia e le cose stanno andando bene.”

Minotti è uno di quei ragazzi che è voluto tornare dall’Atalanta: due gol nelle ultime gare, un prospetto pronto per la A?
“Nadir era già con noi e ha fatto bene, cosi bene come Paghera e Falcinelli. Sono voluti tornare e questa è una cosa che ci ha fatto enormemente piacere a dimostrazione che a Lanciano si può lavorare bene. Il fatto che questi ragazzi vogliano tornare qui da club importanti di serie A per noi è motivo di soddisfazione.”

Secondo lei il campionato di B sta esprimendo i reali valori o bisogna attendere il ritorno di squadre come Pescara e Palermo?
“Sicuramente bisogna aspettare, è ancora presto. Il Palermo nel momento in cui si calerà nella mentalità della serie B, con l’organico che ha farà un campionato a parte. E’ solo una questione di mettersi il vestito giusto per questa categoria, si porta ancora quelle scorie della retrocessione. Lo stesso Pescara, Siena, Varese, Empoli e il Novara che abbiamo affrontato domenica scorsa sono squadre che hanno già fatto i play-off l’anno scorso e alla lunga verranno fuori.”

Mantenere i piedi per terra ma un pensierino ai play-off? Quale è il vostro obiettivo?
“La conquista dei cinquanta punti e poi una volta raggiunto l’obiettivo vedremo. La permanenza in B per il Lanciano è già un risultato storico.”

I tifosi sognano sul modello Chievo, come si riesce a mantenere l’equilibrio in una piccola realtà che sta vivendo un momento esaltante?
“I tifosi è giusto che sognino però siamo tutti consapevoli di quella che è la nostra dimensione, di quello che dobbiamo fare. Caricarci di altre pressioni o di altre problematiche non credo sia giusto per i giocatori, per la società e lo stesso pubblico. Anche loro sanno che dobbiamo raggiungere la quota salvezza il prima possibile.”

Sabato ospiterete la Ternana, una compagine accreditata per le zone alte ma che sta vivendo un periodo difficile: che gara si aspetta?
“La Ternana è una squadra che ha cambiato tanto, ha giocatori importanti. E’ una piazza che ambisce a qualcosa d più di una semplice salvezza, questo lo sappiamo, e quindi ci aspettiamo una gara insidiosa. Toscano in tre anni a Terni ha fatto molto bene ma questo noi non pensiamo, vogliamo fare una bella partita sfruttando quello che è il nostro entusiasmo.”