2014
Esclusiva – Cardone: “Milan, attento al Bologna. Balotelli va lasciato in pace”
Ripartire per trovare quella serenità necessaria per preparare il match di Coppa Campioni. Questo l’obiettivo del Milan di Clarence Seedorf impegnato domani a San Siro contro un Bologna galvanizzato dalla vittoria esterna con il Torino. All’andata ci furono gol e spettacolo ma anche due allenatore diversi. Per analizzare le possibili chiavi di lettura del match abbiamo intervistato in eslcusiva il doppio ex Giuseppe Cardone.
Il Bologna ha il morale alto dopo laa vittoria dell’ultimo turno, segnale importante dopo l’addio di Diamanti. Crede che le chances salvezza sono rimaste immutate?
“La partenza di Diamanti è una perdita importante ma il risultato di Torino ha evidenziato una reazione importante. Può essere che sia scattato qualcosa a livello psicologico, tutti sanno che dovranno dare qualcosa in più. Diamanti risolveva le gare da solo, adesso dovranno fare affidamento sulla forza del gruppo”.
Domani c’è il Milan che ha solo otto punti di vantaggio. Uno stimolo in più per credere in un risultato positivo?
“Tutte le partite vanno giocate, si parte sempre da 0-0. Sulla carta il Milan è molto più forte ma i rossoneri non sono protagonisti di una grande stagione. Sarà una gara complicata, il momento non è bellissimo e forse sta meglio il Bologna. Bisogna vedere se il Milan mantiene la concentrazione sul Bologna e non all’Atletico Madrid. In queste gare l’aspetto mentale conta molto, sarà una gara aperta a qualsiasi risultato”.
Arrivano le prime critiche per Seedorf. Come giudica queste prime gare del tecnico olandese?
“Non amo giudicare, è chiaro che avrà bisogno di un pochino di tempo. E’ stato un grandissimo giocatore, ha vinto tutto in carriera ma deve avere tempo per fare esperienza e capire il gruppo. L’idea è stata quella di pianificare in questi mesi la prossima stagione, verificando il materiale umano. Il suo credo da giocatore lo conoscevamo tutti, adesso lui deve potenziare quello da allenatore, la panchina è un’altra cosa ma adesso è presto per giudicare. Si vogliono gettare le basi per il futuro”.
Hanno generato stupore le lacrime di Balotelli una volta richiamato in panchina nella gara con il Napoli. Malcontento personale o verso la squadra?
“Io credo che Balotelli prima di essere un grande giocatore è un uomo. Sta attraversando un periodo di crescita, un giocatore del suo livello è sempre nell’occhio del ciclone. Se fosse lasciato un pò tranquillo sarebbe meglio, capisco le esigenze dei giornali ma non dimentichiamo che Mario è un patrimonio del nostro calcio”.