2012

Esclusiva, ag. FIFA Spada: “Vi presento Pedro Franco. Porto in pole, lo vedrei bene nel Milan o nel Napoli: cercherò di aiutare le italiane”

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Si susseguono sempre più insistentemente i rumors di mercato riguardanti Pedro Camilo Franco. Il giovane difensore dei Millonarios e della Colombia Under 20 sembra aver attirato su di sé gli occhi di diversi club europei: da United e City fino al Porto. Ma questo interessante prospetto sarebbe finito anche nel mirino delle italiane, con Milan, Parma e Roma sulle sue tracce. Per conoscerlo meglio e saperne di più su di lui, la redazione di CalcioNews24.com ha raggiunto in esclusiva l’agente FIFA Federico Spada. Spada, della stessa annata di Franco, partirà il 31 gennaio alla volta della Colombia per osservare da vicino i tanti talenti presenti sul territorio e in questi mesi sta seguendo con estrema attenzione il campionato colombiano. Ecco quanto ha dichiarato ai nostri microfoni: “La prima volta in cui vidi Pedro Franco risale all’agosto 2011 durante il Mondiale Under 20, che si è tenuto proprio nel suo paese. Una super Colombia, da cui ci si aspettava di più, fu eliminata troppo presto, ai quarti di finale contro Messico, arrivato poi terzo. Era la squadra di Muriel e di James Rodriguez – rispettivamente 4 e 3 gol ciascuno -, una squadra alquanto sbilanciata, che però, eccezion fatta per la debacle contro il Messico ai quarti, risultava compatta anche dietro. E per merito di chi? Soprattutto del suo capitano, il numero 3, classe 1991, Pedro Camilo Franco. Mai sostituito e sempre in campo, ha mostrato grande sicurezza in fase difensiva. Quest’anno, nella Liga Postobon, l’ho visto ricoprire più ruoli. Ha giocato sia da centrale nella difesa a quattro, sia da libero in quella a tre sia da mediano a centrocampo. Un jolly carismatico di appena 21 anni. Quando lo vidi nel 2011, era lontana in me l’idea di partire e andare in Colombia a lavorare, ma ora che sono in partenza, sperando non si muova nel corso della finestra di gennaio, un tentativo per lui lo farò. Si tratta di un giocatore molto intelligente, con un buon senso della posizione. E’ bravo tecnicamente, ma personalmente lo vedo meglio in una difesa a tre. Però, purtroppo, non è tutto oro quel che luccica. Nonostante abbia dimostrato grande intelligenza, è un giocatore molto aggressivo, che cerca troppo spesso l’anticipo e l’entrata sul pallone. Non sarebbe un difetto, se solo non facesse collezione di cartellini. Nelle ultime sette partite, ha ricevuto sei gialli – tra cui molti nel primo tempo – e un rosso, causando cosi la sua assenza per squalifica nella finale di andata della Liga Postobon contro il Medellìn. Nella gara di ritorno ha avuto vita facile grazie anche al suo avversario diretto: Felipe Pardo. Il classe ’90 del Medellin si è fatto cacciare fuori a più di mezz’ora dal termine del match. Tornando a Franco, nell’ultima stagione ha giocato molto di più del solito e in 34 partite ha collezionato 15 ammonizioni. Nonostante questo ‘piccolo’ difetto, lo vedo pronto per il calcio italiano ma non ancora per un top club europeo come City, United o Porto che gli hanno già messo gli occhi addosso. Vedo più possibile un suo acquisto congiunto da parte di un top club e di un’altra società. Nel nostro campionato, lo vedrei benissimo nella difesa a tre di Walter Mazzarri, data anche l’assenza per sei mesi del capitano Paolo Cannavaro. In Europa, invece, lo vedrei bene al Manchester City; con Mancini potrebbe apprendere tanto. In patria, mi diceva un addetto ai lavori colombiano proprio l’altro giorno, è soprannominato ‘Franckenbauer’, vista la somiglianza di gioco con l’ex campione tedesco. Nel calcio moderno lo vedo più come un Pique, fisico longilineo, sempre a testa alta e con il vizietto del gol. Nei minuti finali, come il difensore del Barcellona, quando la squadra è sotto, si fionda nell’area avversaria, per cercare il gol in ‘zona Cesarini’. Come lo spagnolo, inoltre, può fare il mediano e può giocare sia nella difesa a tre che in quella a quattro. Il prezzo del cartellino del più giovane titolare dei campioni di Bogotà, oscilla fra i due e i tre milioni di euro, anche se penso si possa chiudere l’operazione anche a meno. Purtroppo, come la maggior parte dei calciatori colombiani, non ha il doppio passaporto, e ciò rappresenta un limite per molti club. Ne è l’esempio il Milan, al quale farebbe non comodo, ma di più. Rappresenterebbe il giusto erede di Thiago Silva e soprattutto si adatterebbe al calcio italiano grazie alla ‘chioccia’ Mario Yepes, titolare nel modulo di Allegri e connazionale del classe ’91. Oltre a giocare per i Millonarios, è capitano nella Colombia Under 20 ed è stato convocato dal ct Pekerman per uno stage con la nazionale maggiore la scorsa primavera. In questo momento il Porto è in pole position, ma farò di tutto per portarlo in Italia. Tra l’altro, so che abita a meno di un chilometro da casa di mio zio e poi siamo coetanei. Meglio di così?”, ha concluso Spada.

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