2011
Esclusiva, addio a Catàª: il ricordo di Berlingheri
à? stata stroncata a 38 anni la vita di Marco Antà´nio Lemos Tozzi, meglio noto come Catàª, attaccante brasiliano che nella stagione 1998/99 vestì la maglia della Sampdoria dopo un lungo peregrinare in squadre di alto blasone in Brasile. Il suo poteva essere un momento di svolta per una carriera che non gli aveva ancora regalato il successo tanto desiderato, ma il suo arrivo sotto la Lanterna coincise con la retrocessione dei blucerchiati in Serie B: 29 presenze e un solo goal, nella sfida casalinga col Venezia, oltre ad una rete siglata nel compianto Intertoto. Tornò in Brasile dopo appena un anno facendosi ricordare come l’astro che non riuscì a brillare in un’annata sfortunata.
L’accaduto – Un incidente in Brasile, nella sua patria, ha posto fine alla sua vita: a bordo della sua Fiat Uno a Ipઠnel Rio Grande do Sul, ha subito un scontro frontale con un autocarro. L’impatto è stato decisivo e per Catઠnon c’è stato nulla da fare. Il suo corpo ora si trova al Dipartimento di Medicina Legale di Caxias do Sul, dove verranno eseguite le analisi di routine.
Il ricordo di Berlingheri – L’intera Genova blucerchiata si è unita al cordoglio, così come Federico Berlingheri, dottore in Lettere e Filosofia con una tesi su Gianni Brera e attuale caporedattore di SampTV, che ai nostri microfoni, in esclusiva, ha ricordato con queste parole il periodo in blucerchiato di Catàª: “Suscitò indubbiamente curiosità quando al debutto nell’Intertoto riuscì a siglare il suo primo goal: sembrava potesse diventare un elemento importante dell’attacco doriano, poi chiuso un po’ da Ortega e da Montella finì per trovare pochissimo spazio. Sicuramente però viene ricordato, oggi, da tre tifoserie diverse: nel finale di campionato, infatti, quando la Sampdoria si giocava la permanenza in Serie A, contro il Milan a San Siro fu Catઠad avere la palla della vittoria: il suo tiro però finì tra le braccia di Abbiati e il successivo goal di Ganz sancì sì la vittoria del Milan in campionato, ma anche una quasi matematica retrocessione della Samp in B e l’impossibilità per la Lazio di inseguire il sogno dello Scudetto. Ancora oggi, infatti, la tifoseria biancoceleste lo ricorda come il giocatore che avrebbe potuto cambiare quella stagione. Con la retrocessione della Sampdoria iniziò a giocare sempre meno, cambiò anche numero passando dal 17 all’8, ma con Ventura trovò pochissimo spazio fino alla successiva cessione“.