2020

Eredità di Maradona: l’avvocato controlla ma è partita la guerra tra i parenti

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Sul conto di Maradona ci sarebbero solo 100 mila dollari, ma le proprietà sono molteplici: gioielli, terreni, appartamenti nel centro di Buenos Aires

Purtroppo, come era lecito aspettarsi, è iniziata la guerra per spartirsi l’eredità di Diego Armando Maradona. Come riporta il Corriere della Sera, quel che si sa è che il tesoro di Diego non è fatto di denaro contante, di cash. Si parla di non più di 100mila dollari sul conto, ma ci sarebbero anche diversi milioni di debiti. La conferma l’ha data Luis Ventura, giornalista argentino da sempre vicinissimo al Dieci: «Non aveva quasi più nulla sul conto in banca, è morto povero. L’enorme patrimonio accumulato con gli stipendi e con i cachet degli sponsor storici come la Puma sono stati sperperati a causa delle sue mani bucate e in gran parte sottratto da chi lo circondava con il fine di raggirarlo e svuotargli le tasche, bastava chiedere e lui dava».

L’ombra di Diego è dal 2016 il suo avvocato, Matias Morla. Per alcuni, tra cui le figlie Dalma e Giannina, una specie di carceriere del padre. «Lo stanno ammazzando», fu la denuncia choc della secondogenita Giannina nel novembre di un anno fa. Durissima la replica di Maradona: «Lo fai solo per l’eredità». Ma visto che i soldi rimasti sul conto corrente sono pochi a cosa puntano gli aspiranti eredi? Gioielli, terreni, immobili di pregio tra cui un edificio intero e svariati appartamenti nel centro di Buenos Aires, sei auto di lusso tra cui Bmw, Audi e Rolls Royce, alcuni investimenti a Cuba e in Italia, scuole calcio in Cina oltre a contratti d’immagine che resteranno in vigore anche dopo la morte.

Insomma – conclude il Corsera –  l’eredità non è un forziere di monete d’oro, ma esiste. Eccome: alcuni media argentini la stimano sui 70-100 milioni dollari, altri il doppio. Ecco perché è scontato che, non appena si esaurirà la commozione, partirà spietata la battaglia legale

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