Emre Can: un predestinato ad Anfield - Calcio News 24
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Emre Can: un predestinato ad Anfield

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Il giovane centrocampista ha fatto parlare di sè sin dall’età di 17 anni, e ora ha la grande occasione

TANTE RAZZE, UNA NAZIONE – Se guardiamo la nazionale tedesca oggi, ci accorgiamo di come anche il calcio abbia subito quella che viene chiamata ‘globalizzazione’. Forse il termine non è propriamente corretto in questo caso, ma è indubbio il fatto che gli accordi di Schengen abbiano favorito la libera circolazione delle persone, e che alcune di queste siano arrivate anche in Germania. L’uomo, per sua natura, sente il bisogno di procreare, e così in Germania, come anche nelle altre parti del mondo, si trovano tedeschi che di tedesco hanno ben poco. Questo avviene anche nel calcio. Basta leggere Mesut Ozil per capire che il trequartista dell’Arsenal e della nazionale allenata da Joachim Loew ha ben poco di tedesco. Ozil ha origini turche, così come ha origini turche Emre Can, centrocampista oggi del Liverpool, ma che nel proprio palmares può già contare una Bundesliga, una coppa di Germania e anche una Champions League, tutti trofei vinti col Bayern Monaco. Ma andiamo con ordine. Emre Can nasce a Francoforte il 12 gennaio del 1994, da genitori turchi. Al piccolo Emre il pallone piace tanto, e così dal 2000 al 2006 milita nel SV Blau-Gelb Frankfurt, una squadra sportiva amatoriale di Francoforte. Nel 2006, a 12 anni, viene ingaggiato dall’Eintracht Frankfurt, che lo fa crescere nel proprio settore giovanile. La svolta, per lui, arriva tre anni dopo, quando prende parte al torneo Matthias-Pape, ovvero un campionato di calcio indoor, che ufficiosamente rappresenta una delle più importanti vetrine per i giocatori under 15. Si vede subito che Can è un predestinato, dal momento che viene nominato miglior giocatore del torneo, proprio come Toni Kroos e Jerome Boateng. È l’anno 2009, e voi pensate che il Bayern Monaco si possa lasciar sfuggire un simile talentino? Impossibile, ed ecco che quindi Can passa ai bavaresi, che decidono di aggregarlo alla loro squadra riserve.

UN MONDIALE DA PROTAGONISTA – A questo punto della storia, Can ha soli 15 anni, ma è già inserito in uno dei migliori vivai d’Europa, capace di individuare subito forze e debolezze di ogni singolo piccolo fenomeno. Ecco dunque che Can inizia a lavorare sulla forza fisica. Si configura già come mediano, ma ha bisogno di metter su massa muscolare per far sentire la sua presenza in campo agli avversari. Il debutto con la maglia del Bayern Monaco arriva il 12 agosto del 2012, nella Supercoppa di Germania, contro il Norimberga. Can entra e gioca 38 minuti, durante i quali colleziona anche un cartellino giallo, questo per far vedere quanto sia cresciuto fisicamente. Ma facciamo un salto indietro. Prima ancora del debutto con la maglia dei bavaresi, Can è il capitano della Germania Under 17 che arriva in Messico per il Mondiale di categoria, nel 2011. Durante la competizione, la nazionale ha due trascinatori: Samed Yesil, attaccante oggi del Liverpool che con l’Under 17 tedesca ha segnato 20 gol in 21 apparizioni, ed il nostro Emre Can. È proprio in Messico che di Can si inizia a parlare come del nuovo Ballack. Ricordando che Can ha appena 17 anni, il giocatore turco-germanico lascia un’immagine di sé che si potrebbe definire con un solo aggettivo: esuberante. Durante la kermesse messicana, Can si configura come centrocampista centrale, preferibilmente mediano, anche se non disdegna il ruolo di centrocampista offensivo a supporto della o delle punte: non c’è nessun dubbio riguardo la tecnica che la natura ha deciso di donargli, malgrado segni solo una rete nella competizione. Quello per cui si ricorda Can è però la corsa. Il giovane centrocampista, infatti, corre e corre, ma non inutilmente, inseguendo il pallone, no. Can corre con precisione, mettendo pressione agli avversari e cercando di recuperare quanti più palloni possibile. La Germania sarà eliminata dalla competizione in semifinale dal Messico (poi vincitore), ed uno dei due gol teutonici porta la firma proprio di Can.

CIAO CIAO GERMANIA – Tornando al Bayern Monaco, il debutto di Can in campionato arriva il 13 aprile 2013, quando Jupp Heynckes, allora tecnico dei bavaresi, decide di schierarlo titolare contro il Norimberga, al fianco di Tymoshchuk. In quella stagione, Can giocherà altre tre partite, risultando determinante contro il Friburgo, match nel quale Can segna il gol partita e anche l’unico del suo campionato. La stagione successiva il Bayer Leverkusen acquista Can per 5 milioni di euro, anche se il Bayern Monaco, lungimirante, decise di inserire nel contratto una clausola per riacquistare il giocatore, malgrado la clausola stessa non può essere attivata prima del 2015. La stagione 2013/14 consacra quasi definitivamente il centrocampista: 39 presenze, tra campionato, coppa e Champions, e 4 gol. Di lui si innamora Brendan Rodgers, che dà mandato ai suoi uomini per portarlo a Liverpool. Lo stesso Can ha affermato che il manager del Liverpool ha influenzato la sua decisione: «Prima di arrivare a Liverpool, ho parlato con Rodgers, e mi ha convinto. C’erano alcuni discorsi col Bayern, ma credo che la cosa migliore per me sia stata accettare l’opportunità dei Reds». E così, dopo che il Liverpool ha versato quasi 10 milioni di sterline nelle casse del Leverkusen, inizia l’avventura di Can in Premier League. Avventura, però, che inizia nel peggiore dei modi. Dopo le prime due apparizioni in campionato contro City e Tottenham, Can accusa un infortunio alla caviglia durante la partita tra Germania e Romania under 21, ed è costretto a rimanere fermo per più di un mese. Esce dal centro sportivo dei Reds con le stampelle, un’immagine che sicuramente non avrà fatto piacere ai tifosi del Liverpool. In quello stesso centro sportivo, Can si è reso protagonista di un siparietto con il bad boy Mario Balotelli: i due stavano probabilmente scherzando, ma le immagini mostrarono come Balotelli iniziò un incontro di pugilato fac-simile con Can, che quasi finiva a terra. Tutto questo accadeva quando Can, ormai ripresosi dall’infortunio, stava preparando la partita contro il Qpr, a Melwood insieme ai compagni. Can ha già messo a segno anche il primo gol in Premier League, e non si può dire che sia stato un gol da niente. La rete è arrivata alla decima giornata, quando il Liverpool ha ospitato il Chelsea. Il gol di Can è arrivato dopo 9 minuti di gioco, e aveva fatto ben sperare ai tifosi di Anfield, malgrado il match fosse poi terminato 2-1 in favore dei Blues. Adesso Emre Can è nelle mani del Liverpool: il rischio di guastare un talento così promettente è grande, e Can ha ancora tutto da dimostrare, ma è pur vero che se dovesse continuare a giocare così, tutto il mondo imparerà a conoscerlo. 

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