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Empoli, Bandinelli: «Qui si insegna la cultura del lavoro. Hamsik il mio modello»

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Il centrocampista dell’Empoli Bandinelli ha parlato della sua stagione in azzurro

Filippo Bandinelli, centrocampista dell’Empoli, in una intervista a La Gazzetta dello Sport ha parlato della sua stagione in azzurro.

LA SALVEZZA HA TOLTO CONCENTRAZIONE – «No, il nostro spirito non è cambiato: è lo stesso mostrato nel girone d’andata. La squadra ha sempre lottato su ogni pallone. Ci dispiace se all’esterno abbiamo dato l’impressione di aver perso cattiveria. Però può anche essere che inconsciamente il buon bottino iniziale di punti ci abbia fatti calare leggermente».

ANALISI DELLA SCONFITTA – «Innanzitutto cerchiamo di analizzare i gol subiti. In Serie A se sbagli vieni punito immediatamente. L’obiettivo è avere equilibrio, non sbilanciarci troppo in avanti. Poi ovviamente abbiamo il nostro stile. In campo ci divertiamo ed è merito di Andreazzoli che ci ha trasmesso la voglia di imporci anche contro squadre sulla carta molto più forti di noi. Nel nostro gruppo ci sono molti giovani e altri giocatori che sono al primo anno di Serie A, ma abbiamo le idee chiare. L’Empoli è una realtà unica».

SEGRETO DELL’EMPOLI – «Il grandissimo lavoro da parte di tutti, a cominciare dalla società. Ai più giovani viene insegnata la cultura del lavoro: bisogna andare sempre forte, alla massima intensità».

ANDREAZZOLI – «È una persona molto determinata e convinta delle proprie idee, che riesce a trasmettere nel migliore dei modi. Quando scendi in campo, sai sempre cosa fare e questo per un giocatore è un grande vantaggio».

MODELLO – «Sto imparando a tenere la concentrazione per 90 minuti e a capire quando ci sono gli spazi per gli inserimenti e quando invece devo fermarmi. Il mio modello nel ruolo è Hamsik».

DERBY FIORENTINA – «A Empoli il derby con la Fiorentina è molto sentito. Vincemmo in rimonta con due reti nel finale. Un’emozione che ricorderò per sempre».

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