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Empoli, Accardi: «Faremo delle riflessioni, ma non è solo colpa di Zanetti»

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Le parole di Pietro Accardi, direttore sportivo dell’Empoli, dopo la brutta sconfitta dei toscani contro la Roma

Pietro Accardi ha parlato ai microfoni di DAZN dopo la brutta sconfitta dell’Empoli contro la Roma. Di seguito le sue parole.

METTERCI LA FACCIA – «Io credo che sia doveroso dopo una prestazione del genere metterci la faccia e assumersi le proprie responsabilità, soprattutto quando le cose vanno male. Dispiace, c’è molto rammarico, soprattutto per i tifosi che sono venuti a sostenerci e ci hanno sostenuto fino alla fine»

RIFLESSIONI – «Io credo che in questo momento la responsabilità non è solo dell’allenatore, ma è di tutti, me compreso. Ma è chiaro che ci prenderemo del tempo per fare delle riflessioni perchè qualcosa che non va c’è».

CRISI – «É difficile da spiegare. Quello che la squadra fa vedere in allenamento non è quello che riesce a riprodurre in partita. Vivo il quotidiano con tutti loro e sono ultrapresente e vedo quanta determinazione mettono per migliorarsi. Probabilmente c’è un aspetto emotivo che non ci fa giocare in maniera sicura e libera».

PROBLEMI TATTICI – «É chiaro che quando si parla di un risultato del genere si mette in discussione un po’ tutto. Noi abbiamo cercato di dare continuità al finale di stagione dello scorso campionato dal punto di vista tattico col 4-2-3-1, con tanto di risultati. Abbiamo iniziato questa annata cercando di adattare la squadra a queste caratteristiche. Poi abbiamo fatto fatica e di conseguenza il mister ha deciso di coprire un po’ di più il campo e avere più sostanza a centrocampo con il 4-3-3. Le caratteristiche della squadra si sposano con diversi moduli, le caratteristiche che abbiamo all’interno della rosa si sposano con vari moduli, quindi noi abbiamo costruito una squadra duttile, che possa giocare in modi diversi».

QUANTO TEMPO RIFLETTERANNO – «Ci prendiamo questa sera: è giusto fare delle riflessioni, ma non è giusto dire che Zanetti non sarà l’allenatore. É giusto dire che è un periodo difficile, dove la squadra al di là dei risultati sta fornendo prestazioni al di sotto di quello che sono le nostre aspettative. Sia chiaro che una squadra come la nostra deve sempre fare uno step in più per rimanere in Serie A. Forse dopo tre anni è il primo momento vero di difficioltà. Siamo solo all’inizio e io sono di natura un positivo».

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