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Emiliano Bonazzoli: «Non mi aspettavo il Lecco, voglio la salvezza»

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Le parole di Emiliano Bonazzoli, tecnico del Lecco: «Mi piace parlare con i giocatori: poche frasi, ma incisive»

Emiliano Bonazzoli ha fatto la storia della Serie B in qualità di bomber. Adesso allena il Lecco, dove avere fatto esperienze nel calcio femminile e in Serie D con il Fanfulla.

IN COSA É CAMBIATO – «Il Bonazzoli calciatore parlava poco, era introverso. Qui no, mi piace parlare ai ragazzi, anche se non faccio monologhi alle squadre: poche frasi, ma incisive, ai singoli come nello spogliatoio».

LA GAVETTA DA ALLENATORE – «Bisogna imparare. La gestione dei dilettanti, o del calcio femminile, sono molto diverse, ma aiutano a capire i professionisti. Sono approcci diversi allo stesso sport. Le donne per esempio mi hanno messo a mio agio, sono grandi lavoratrici e molto curiose per il lavoro da fare».

IL FIGLIO PORTIERE – «Era a Monza, adesso è in D all’Este, vicino a Padova dove sono tornato a vivere da agosto».

LA SERIE B A LECCO – «Non me lo aspettavo, l’anno scorso ero in D… Il d.s. Fracchiolla cercava un allenatore esperto, ma mi ha chiamato e mi ha detto che aveva un’idea strana: dare la squadra a me e Malgrati. E così è andata».

DI NUNNO – «Lo devo ancora conoscere, era in ospedale, da dove ha sempre chiamato per caricarci: si vede che è molto concentrato sul Lecco».

COME HA RITROVATO LA SERIE B – «Con squadre molto esperte e competitive, magari con qualche stella in meno rispetto ai miei anni, quando c’erano più giocatori che scendevano dalla A. E allora c’era meno tattica, non c’erano i match analyst che oggi aiutano tantissimo».

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