2018
Elezioni FIGC: come verrà scelto il successore di Tavecchio
Elezioni FIGC regolamento. Come si sceglierà il numero uno federale post Tavecchio. I candidati, chi vota e come, quando e dove si sceglierà il presidente FIGC
Il prossimo 29 gennaio 2018 l’Italia del calcio avrà il suo nuovo presidente della federazione dopo le dimissioni di Carlo Tavecchio, rimasto in carica poco più di un biennio. Il flop della mancata qualificazione ai Mondiali di Russia 2018, dopo aver costato il psoto del ct Giampiero Ventura, ha fatto “saltare” la poltrona del numero uno federale. I tre candidati in lizza sono: Damiano Tommasi, presidente dell’Associazione calciatori, Gabriele Gravina, presidente della Lega Pro e Cosimo Sibilia, capo dei dilettanti.
Elezioni FIGC regolamento: chi vota
Chiamati alle urne il prossimo 29 gennaio saranno i 275 delegati che avranno il compito di rappresentare i clubs di Serie A, B e C, la Serie Dilettanti (comprendente Calcio a cinque, Calcio Femminile, Beach Soccer) nonché le associazioni rappresentanti di calciatori, allenatori e arbitri.
Elezioni FIGC regolamento: come si vota
Abituati alle classiche elezioni politiche o, più semplicemente, per i rappresentanti di classe, dove ciascun voto conta uno, come in tutte le democrazie, il regolamento della FIGC in materia di elezioni presidenziali è assai diverso. I delegati infatti non hanno tutti la stessa importanza. Come definito dall’articolo 3 del Regolamento, per determinare le maggioranze assembleari i 275 delegati esprimeranno in totale 516 voti secondo il seguente calcolo. Il voto dei delegati della Serie A vale il 12% (20 delegati), la Serie B il 5% (22 delegati), Lega Pro il 17% (56 delegati), LND la più corposa con il 34% (90 delegati), l’AIC il 20%(Associazione Italiana Calciatori, 52 delegati), gli allenatori 10% (26 delegati) ed infine l’AIA (Associazione Italiana Arbitri) con il 2% (9 delegati).
Ciascun delegato ha massima libertà di espressione potendo indicare il rappresentante migliore secondo la personale opinione. Il suo voto verrà poi moltiplicato per un parametro fisso stabilito in base alla categoria di appartenenza: un voto della Serie A moltiplicato circa per 3; B per 1,1; la Lega Pro per 1,5; Lega dilettanti per 1,9; calciatori ed allenatori circa per 2 infine gli arbitri per 1,1.
Elezioni FIGC: chi vince
Il regolamento prevede quorum diversi per stabilire chi sarà eletto presidente FIGC. Al primo scrutinio vince il candidato che ottiene la maggioranza del 75% dei voti espressi in maniera valida dai delegati. Qualora sia necessario il secondo scrutinio, vincerà chi riuscirà ad ottenere il 66% dei voti espressi. Se le prime due votazioni non avranno risolto la questione, si passerà al terzo scrutinio. In questo caso vincerà chi otterrà la maggioranza classica del 50%+1 dei voti. Qualora nessuno riesca a “strappare” il consenso, si procederà al ballottaggio fra i due candidati con il maggior numero di voti. Verrà eletto chi otterrà fra i due il massimo delle preferenze. Fondamentale, tutte le votazioni sono segrete.
Elezioni FIGC: quando, dove e come vederle
Le elezioni del nuovo presidente si svolgeranno a Roma, presso l’hotel Hilton di Roma Fiumicino. Tutte le fasi del voto avverranno a porte chiuse, pertanto non sono previste dirette tv o in streaming dell’evento. L’orario d’inizio delle elezioni è ancora da stabilire.