In Catalogna c’è grande attesa per la gara d’andata degli ottavi di finale di Champions League che il Barcellona disputerà a San Siro, contro il Milan di Massimiliano Allegri. La formazione azulgrana è convinta di poter fare la partita e la stampa catalana non si risparmia dal punzecchiare la formazione italiana, rea di aver perso un po’ del lustro che negli anni la ha resa una delle potenze mondiali del calcio.

Infatti, come scrive oggi “El Mundo Deportivo“, il Milan di quest’anno sarebbe addirittura “il più debole” delle recenti stagioni, in gran parte per via delle perdite di campioni importanti nel corso degli anni, come quelle di Ibrahimovic, Pirlo, Gattuso, Seedorf, Nesta, Maldini e/o Shevchenko. Tuttavia, precisa il media iberico, il Milan “rimane sempre un rivale poderoso. Il Milan è il Milan. La squadra italiana, soprattutto a San Siro, non rende la vita facile a nessun avversario, anche se da qualche anno non dispone di una rosa in grado di diventare campione d’Europa“.

Victor Muñoz, firma del medesimo giornale, asserisce: “Per me, il Milan di Massimiliano Allegri di quest’anno è il più debole visto negli ottavi di finale. Hanno perso durante l’estate Thiago Silva ed Ibrahimovic, due calciatori che rappresentano punti di riferimento nelle rispettive posizioni, ed ha perso tanti altri uomini chiave all’interno dello spogliatoio. Ora puntano sui giovani, calciatori di grande talento, ma con poca esperienza in Europa. Sicuramente Montolivo, El Shaarawy, Niang e Balotelli diventeranno giocatori importanti in futuro ed il progetto milanista pare roseo, ma non sono pronti attualmente per riportare la squadra ai suoi massimi livelli storici. Inoltre, Balotelli, ultimo acquisto di Berlusconi e Galliani, non potrà giocare contro il Barça, perché ha già disputato la Champions League con la maglia del Manchester City“. Il giornalista punzecchia poi la difesa del Milan ed afferma: “È un reparto con diverse problematiche. Il giovane Abate è l’unica certezza per Allegri, visto che gli altri elementi del reparto sono stati piuttosto discontinui in termini di rendimento, come Mexes, Yepes o Bonera“.