2020
Ekdal: «Difficile pensare al pallone. Ranieri? Lo stesso che ho trovato alla Juve»
Albin Ekdal ha parlato sulle pagine della Gazzetta dello Sport di come sta passando la quarantena e del rapporto con Ranieri
Albin Ekdal ha parlato sulle pagine della Gazzetta dello Sport di come sta passando la quarantena e del rapporto che ha con Ranieri. Queste le parole del centrocampista della Sampdoria.
COMPAGNI DI SQUADRA – «Ci siamo scritti tanto sulla chat, lo facciamo ancora, ma è normale che la frequenza sia diminuita. Anche con i miei genitori, in quarantena in Svezia, i contatti sono calati».
SAMPDORIA – «Fermati quando viaggiavamo forte? Sì, ma voglio e devo essere sincero: non sono deluso per il calcio che si è fermato, bensì per questo virus che ha portato via tante vite ed avrà pesanti conseguenze economiche per le famiglie. Da sei settimane mi è difficile pensare al pallone».
RIPARTENZA – «Se dovessimo ripartire a maggio saranno passate oltre sette settimane senza allenamenti, né pallone. In estate si fanno 2-3 settimane di ritiro, poi amichevoli prima del via. E la vacanza di un atleta è attiva. Riprendere troppo presto può essere pericoloso anche per gli infortuni».
STAGIONE SAMPDORIA – «Nessuno è contento: sono deluso di me stesso e di quanto abbiamo fatto sin qui. Secondo me la squadra ha molta più qualità di quella che è riuscita a esprimere sino ad oggi, mentre siamo ancora in bassa classifica. Non era quel che mi sarei aspettato prima di inizio stagione. Posso fare meglio, sono fra i più esperti».
RANIERI – «Differenze con quello della Juve 2008-2009? Nessuna. Quando arrivai in bianconero, ero giovane, ma mi parlava spesso, non dialogava soltanto con i titolari. Anche negli ultimi tempi mi ha chiamato più volte, e lo ha fatto pure con i compagni. Abbiamo un rapporto che va oltre quello tecnico-giocatore».