2020

E se lo scudetto tornasse a Milano? Perché l’Inter ha un’occasione irripetibile

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Derby scudetto, Milan e Inter ci credono. E fanno bene, i nerazzurri sono lanciatissimi e Conte sa esattamente come si fa

Se non ora quando? E’ il mantra che recitano – a bassa voce – i tifosi di un’Inter lanciatissima in campionato. L’occasione è ghiotta, perché una Juventus distante 9 punti a Natale chissà quando ricapita. E il Milan in questo momento gira a mille, sulle ali di un entusiasmo ritrovato, ma non è una corazzata inaffondabile. E la Roma, così come Sassuolo e Napoli non fanno paura. Ha impiegato più tempo del previsto, ma Conte nelle ultime settimane ha quadrato la squadra, trovando l’equilibrio che mancava anche grazie ad alternative tattiche che hanno dato nuova linfa e vitalità al progetto. Con le sette vittorie consecutive l’Inter ha fatto un balzo in classifica, ritrovando la consapevolezza incrinata dall’eliminazione prematura dal’Europa. E proprio l’addio alle coppe potrebbe giocare un ruolo decisivo nella stagione interista.

A differenza di Milan e Juve, infatti, Conte potrà concentrarsi esclusivamente sul campionato, senza “distrazioni” ma soprattutto senza fiaccare il gruppo con il doppio impegno settimanale. Un vantaggio da amministrare soprattutto negli ultimi mesi decisivi della stagione. In tutto questo non bisogna sottovalutare Conte, allenatore specializzato nelle corse sulla lunghissima distanza (3 scudetti con la Juventus, uno al Chelsea), meno a suo agio in Champions ed Europa League, con un carattere che spesso lo ha portato a scontrarsi con dirigenza o proprietà, fino all’addio: è successo a Torino, Londra e per poco anche l’anno scorso a Milano. Ma è l’uomo ideale per riportare a casa uno scudetto dopo anni, vedi la Juve nel 2012. A disposizione ha una rosa di qualità e profonda, che con l’addio di Eriksen a gennaio, e magari l’arrivo di un giocatore di qualità, in grado di incidere come De Paul o il Papu Gomez, rischia di diventare (se già non lo è) la favorita per la corsa scudetto.

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