Editoriale
Dybala e Vlahovic, i giorni del grande freddo
Tra i grandi enigmi di calciomercato ci sono senza dubbio le situazioni di Dybala e Vlahovic, ai ferri corti con Juventus e Fiorentina
Si smonterà prima il caso Dybala o quello Vlahovic? La domanda sorge spontanea in un gennaio di calciomercato più freddo di quanto non suggerisca la temperatura. Quanto meno nei rapporti tra i giocatori e i rispettivi club, sul punto di congelarsi quasi definitivamente.
Ragioniamo per esempio sull’escalation della tensione tra la Joya e la Juventus. Punto di riferimento tecnico e cardine sul quale costruire la squadra del futuro, quella della ricostruzione. Fino a pochi mesi fa il pensiero sul numero 10 argentino era più o meno consapevolmente questo. Poi gli infortuni, le prestazioni altalenanti e i dubbi crescenti sulla possibilità che Paulo sia davvero un top player che possa caricarsi sulle spalle il peso del club bianconero.
E di pari passo settimana dopo settimana sono calate le richieste del suo entourage, fino alla bozza di accordo da 8 milioni annui che pareva nel cassetto in autunno. Eppure la firma non è mai arrivata e, di rimando in rimando, le stilettate di Arrivabene hanno colpito duro. Perché anche la dirigenza bianconera si interroga su un investimento quanto mai oneroso e, in fin dei conti, non così dal rendimento assicurato. Insomma, se rinnovo davvero sarà, il gioco al ribasso della Vecchia Signora pare comunque più che giustificabile.
Profondamente diversa è invece la situazione che lega Vlahovic alla Fiorentina. Ma chissà per quanto tempo ancora. Commisso e Barone sono ormai letteralmente infuriati per l’atteggiamento dell’attaccante serbo e, soprattutto, per quello dei suoi agenti. Al punto da uscire allo scoperto già da mesi e rincarare la dose con frequenza ormai difficilmente sostenibile.
Il recentissimo acquisto di Piatek un indizio in più su quel che potrà essere. Perché è indiscutibile che Dusan lascerà la Viola in estate, ma il precipitare degli eventi è dietro l’angolo. Motivo per cui se arrivasse la giusta offerta già nelle prossime due settimane, la cessione immediata non è un’opzione scartabile. Tutt’altro. Con la ragionevole certezza che Vlahovic e la Fiorentina non potranno lasciarsi da buoni amici.