2018
Ultimo tango allo Stadium: Dybala eterno Peter Pan poco Champions
La Juventus si aggrappava a Paulo Dybala per battere il Real Madrid, la Joya ha steccato completamente la gara
Pesante sconfitta interna per la Juventus, la più larga da quando è stato inaugurato l’Allianz Stadium. I bianconeri si sono arresi al Real Madrid di Cristiano Ronaldo, sconfitti per 0-3 tra le mura amiche. I quarti di finale segneranno, a meno di clamorosi ribaltoni al Bernabeu (0-3 per andare ai supplementari, 0-4 per andare in semifinale, la qualificazione è praticamente impossibile) la fine dell’avventura europea della Juventus in questa Champions League. La squadra di Allegri si aggrappava all’estro di Paulo Dybala per battere il Real Madrid ma la Joya ha vissuto un’altra notte europea da incubo.
Paulo saluta l’edizione 2017/2018 della Champions League con un solo gol realizzato e mille rimpianti. La gara del talento argentino classe 1993 è durata 66 minuti, fino al minuto dell’espulsione per una dura entrata su Carvajal. Paulo ci ha provato ma ha fallito. L’attaccante argentino è caduto nuovamente al cospetto dei più grandi d’Europa, perdendo, dopo il confronto con Leo Messi nei gironi, anche quello contro Cristiano Ronaldo. La differenza in Juve-Real Madrid l’hanno fatta i campioni: CR7, come da consuetudine, ha rispettato il copione e ha fatto la differenza, Dybala ha steccato e ha finito nel peggiore dei modi la sua Champions.
L’argentino della Juventus ha sfiorato il gol in un paio di circostanze ma non può bastare. In serata come quella con il Real la differenza la fa la qualità ma soprattutto la testa. Paulo, capito l’andazzo, l’ha persa e ha lasciato i suoi in 10 a 25 minuti dalla fine. Un grande campione si vede nei momenti di difficoltà e Paulo ha messo in mostra la magia più brutta: è sparito dalla scena nel peggiore dei modi. Dybala ora si trova di fronte a un bivio. Paulo è chiamato all’ultimo step che divide gli incompiuti, i buoni giocatori dai fenomeni. Le potenzialità e il talento sono dalla sua parte. Fino a questo momento non sono bastati. Serve l’ultimo scatto, l’ultima giocata per non restare nel limbo tra inferno e purgatorio. Serve riscrivere la commedia per farla diventare divina.