2017

Marotta, avances a Donnarumma: «La Juve deve provarci»

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Donnarumma-Juventus, Marotta apre a un clamoroso colpo di calciomercato dal Milan. Non solo Gigio, l’amministratore delegato della Juve torna sulla finale di Champions League e sui piani dei bianconeri: le ultime news

Donnarumma-Juventus, Marotta dice sì. L’amministratore delegato bianconero ammette che per Gigio (e per i giovani in generale) è più facile programmare la carriera, avendo professionisti accanto come i procuratori. Le norme però vanno cambiate e vanno tutelati gli sforzi sul settore giovanile, prosegue Marotta, che sul calciomercato ha una notizia non buonissima per il Milan: «Donnarumma? Se un giocatore è sul mercato abbiamo il dovere di provarci. Dietro alle sue scelte non ci siamo noi in questo momento». Il talento del giocatore non si discute, continua l’ad, che comunque ha anche altre gatte da pelare. Vuole trovare l’equilibrio tra l’attività finanziaria e i risultati e sa di poter spendere molto. E poi c’è Massimiliano Allegri: «Le sue dimissioni sono state il pensiero di una notte, a noi non ha detto nulla. Max è uno dei migliori al mondo». Arriverà Schick ma ancora non c’è niente di ufficiale, inoltre non interessano Andres Iniesta e Marco Verratti, in più Marotta aggiunge che non ci saranno spese straordinarie come per Higuain.

Donnarumma-Juventus, Marotta strizza l’occhio. E su Cardiff…

Non ci saranno nemmeno cessioni eccellenti, ma attenzione a qualche piccolo particolare: «Dobbiamo confrontarci con società che possono dare ingaggi alti. Alex Sandro? Il Chelsea ha fatto l’offerta, abbiamo detto no». C’è anche il caso Keita di cui parlare, Marotta ammette di non aver essersi avvicinato al tesserato della Lazio; rincuora i fan juventini dicendo che Marchisio e Manduzkic restano mentre Neto è sul mercato. A Il Corriere della Sera l’ad della Juventus chiude smentendo ogni voce di litigio tra Bonucci e Dybala a Cardiff e torna sulla finale persa col Real Madrid: «O si vince o si impara, non si perde mai. Tutti hanno imparato. Il Real è fortissimo, ma l’ultima stagione resta una delle più straordinarie della nostra storia e c’è grande orgoglio per questo».

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