2017

Donnarumma, poteva essere Juve: il dietrofront a causa di ‘quel’ rigore

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Il portiere del Milan avrebbe potuto giocare la sfida con la Juve con la maglia bianconera. Ecco perché Donnarumma non è arrivato alla Juve

Gigi Buffon sfida il suo futuro, Gigio Donnarumma. Gigio raccoglierà la pesante eredità di Gigi in Nazionale ma avrebbe potuto raccoglierla anche in maglia bianconera. Sì perché la Juventus, attesa questa sera dal confronto diretto a San Siro contro il Milan, aveva messo gli occhi su Gigio Donnarumma. Il Milan era già immerso nei suoi mille problemi finanziari dal quale, pare, non essersi ancora sollevato nemmeno adesso, e la Juventus, dopo aver incassato 110 milioni di euro dal Manchester United per Pogba, aveva e ha rapporti ottimi con Mino Raiola, agente del francese e del portiere rossonero.

Raiola non crede nel progetto rossonero e sarebbe stato ben contento di portare Gigio alla corte di Allegri. Restava solo da definire la tempistica: nel senso che Buffon, alla vigilia dei Mondiali 2018, non poteva certo accontentarsi di un anno da comprimario, così come Gigio. Il rigore fischiato dall’arbitro Massa nell’ultimo confronto diretto tra Milan e Juve, lo scorso 10 marzo (poi segnato da Dybala), mandò i rossoneri su tutte le furie. Il portiere, all’epoca senza aver firmato il rinnovo, andò sotto la curva dei suoi tifosi, battendosi la mano sul cuore e baciando lo stemma del Milan. Inoltre uscendo dal campo continuò a protestare: «Non è possibile, non è possibile: sempre a loro». Il corteggiamento finì in quell’istante. A riferirlo è “Tuttosport“.

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