2018
A tutto Donadoni: «Milan con Elliot? Ora sono tranquillo. Bologna e Nazionale nessun rimpianto»
Milan, Nazionale, Bologna e Cristiano Ronaldo: sono stati tanti i temi toccati da Roberto Donadoni nella lunga intervista alla Gazzetta dello Sport
In attesa di una squadra per tornare in panchina, Roberto Donadoni ha concesso alla Gazzetta dello Sport una lunga intervista. Tanti sono stati i temi toccati dall’ex allenatore del Bologna che proprio dai felsinei vuole partire: «È una squadra che sta crescendo piano, non credo che tra i prossimi obiettivi ora ci sia l’Europa anche se mi auguro che ci arrivi. Non vivo di rivincite, delle sfortune altrui: abbiamo raccolto quello che si poteva». L’allenatore fu protagonista di una discussione con i tifosi, che lamentavano il proprio spettacolo e che lui aveva esortato a guardare Barcellona e Real Madrid: «Direi nuovamente quelle cose, in realtà sono stato male interpretato. Volevo dire che in Italia ci si diverte poco». Sul futuro, Donadoni resta sereno: «Non so cosa farò, ma valuterò tutto con grande serenità. La chiamata di una grande squadra? Il perché non mi abbiano mai chiamato bisogna chiederlo ai loro dirigenti. E’ così anche per il Milan, si vede che non mi ha mai ritenuto all’altezza».
E a proposito dei rossoneri, Donadoni ha parlato anche della situazione societaria e dell’avvento di Leonardo: «Con Elliott mi sento più tranquillo e anche il ritorno di Leonardo è un fatto positivo, lo considero preparato e intelligente. Lo conosco sin dai tempi del Milan di Zaccheroni, parla 5 lingue: ha una marcia in più». Dal Milan all’Italia, Donadoni ripercorre anche la sua esperienza da ct: «Non potevo fare meglio di Lippi. Ad Euro 2008 siamo usciti contro quella Spagna che avrebbe cominciato il suo ciclo d’oro: non ho rimpianti. Perché non ho accettato la proposta di sostituire Conte? Anche se era più vantaggiosa, volevo onorare l’impegno con il Bologna». Ora Donadoni aspetta una panchina: «Ho tanta voglia di ricominciare, ho il fuoco dentro. Essere normale per me non è un difetto, sono così e non posso snaturarmi: fatico ad avere una doppia personalità». Chiusura dedicata all’arrivo di Cristiano Ronaldo a Torino: «Un bene per tutto il movimento. Campionato finito prima di cominciare? È una cosa che si dice ogni estate della Juve, eppure il Napoli è arrivato vicinissimo allo scudetto. Ci riproverà”»